di Pina Ferro
Dinamiche poche chiare ed un modus operandi discutibbile da parte dell’Epm, ex azienda appaltatrice delle pulizie all’interno dell’ospefale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. E’’ questo il motivo che ha portato Guglielmo Loreto, ex dipendente della Epm a dare il via, a psartire dal prossime 27 marzo ad uno sciopero della fame.
Come è arrivato a preannunciare un’azione così forte come quella dello sciopero della fame?
«Questa mia idea si è rafforzata ancor di più quando nei giorni scorsi, con enorme stupore ho appreso, attraverso internet, alcune notizie».
Si spieghi meglio?
«Precisamente da un articolo del 20/02/ 2023 è emerso che il modus operanti della ditta Epm, nel corso del tempo, non è per nulla cambiato!!!. Ovvero continua ad assumere condotta antisindacale e azioni discriminatorie nei confronti dei lavoratori, minacce e atti tesi a creare un clima di tensione e sottomissioni; proprio come accadeva con le maestranze dell’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno dove io lavoravo come addetto alle pulizie e dove svolgevo anche attività sindacali per la sigla Fenalt Salpi rivestendo la carica di coordinatore di Salerno. Questo mio operato, questo mio stare in prima linea nel rivendicare e difendere i diritti e la dignità dei lavoratori, questo mio denunciare abusi e soprusi mi ha portato a subire il licenziamento illegittimo nel come è nel perchè. La cosa che più mi ha stupito è il come questa azienda riesce ancora oggi ad assicurarsi appalti, visto che il suo modo di agire è molto discutibile e desta tanti dubbi. Ancor più rimango esterrefatto dal fatto che del modo di agire del Epm ne conoscenza la committente del Ruggi d’Aragona di Salerno e come annuncia il sindacalista Vallini ad oggi ne è a conoscenza anche l’USL Napoli 1, dove l’azienda è attualmente appaltata.
Ribadisco, come ho già detto sui canali social e a mezzo stampa e come denuncia anche il sindacalista Adolfo Vallini, “perché chi dovrebbe controllare ancora non controlla!!!”.
In un articolo del 17 maggio 2018 a firma di Cristiano Mais, si legge l’ Anac scopre 15 anni di appalti taroccati per l’incredibile arco temporale lungo il quale la reginetta Epm ha controllato in maniera diretta e indiretta le commesse: fatti risalenti al lontano 2004/2005. Venendo a conoscenza di tutto ciò, in maniera molto ironica, mi scappa da dire: “ O mariuol denuc o ladr” ebbene sì, la Epm presentò una denuncia nei miei confronti con l’attribuzione di reati bruttissimi, ignobili e la legge in questo caso è stata giusta e per questo sono stato assolto”.