di Erika Noschese
«Ho dato la mia disponibilità per spirito di servizio». Così Vincenzo Napoli, sindaco di Salerno a pochi minuti dalla conferma della sua candidatura a presidente della Provincia per il centrosinistra. L’ufficialità è giunta ieri, al termine di un incontro, durato circa un’ora, presso la sede di via Manzo. I primi amministratori sono giunti verso le 18, poi il primo cittadino della città capoluogo che, a onor del vero, non ha mai nascosto le sue perplessità per poi mettersi al servizio del partito, dopo la benedizione del governatore Vincenzo De Luca che sta provando a blindare il fortino in attesa della sentenza della Corte Costituzionale sul terzo mandato. «I sindaci convenuti hanno voluto scegliere me come candidato alla presidenza della Provincia, ne sono onorato e lusingato. Naturalmente, ho sostenuto con i miei colleghi che questa gestione sarà plurale, una gestione orizzontale di squadra dove ciascuno potrà far valere le sue prerogative in un sentimento unitario. Sono lusingato della scelta fatta e mi dispongo a lavorare – ha detto il primo cittadino – Stiamo lavorando anche per le regionali, non sono cose in diretta relazione. Il nostro agire politico, se condotto con serietà funziona dappertutto perché la nostra è una politica che non gioca per proporre sé stessa. I nostri atti politici devono essere funzionali alla promozione dei territori e allo sviluppo degli stessi e da questo punto di vista ci impegneremo tutti». La conferma della candidatura del primo cittadino è stata accolta da un lungo applauso. «Palazzo S. Agostino è chiamato a sfide importanti nei prossimi mesi per lo sviluppo di tutte le aree della vasta Provincia di Salerno che sapremo ben considerare e rappresentare. Avrò l’onore di guidare una squadra di governo compatta ed efficace con la partecipazione di tutti», ha poi aggiunto il sindaco della città capoluogo. A sollevare polemiche per la candidatura di Napoli il dem Simone Valiante, ormai da tempo in rotta con la famiglia De Luca e vicino alla segretaria nazionale Elly Schlein: «Hanno alimentato una finta competizione tra di loro, per consentire la moltiplicazione dei candidati ed arrivare alla soluzione di Enzo Napoli. Lo avevo scritto da tempo. Carta letta, ormai. Una soluzione che non fa crescere nessuno, come era possibile fare con un classe dirigente di amministratori, molti dei quali, oggettivamente capaci e con il profilo generazionale giusto. È una scelta che non fa ombra e non crea competizione con il parlamentare che di fatto detiene il monopolio politico, dalle scelte di governo al programma dei convegni. Ma Enzo Napoli, presumo troppo impegnato al comune e mi pare già con le difficoltà oggettive di una città “in evidente affanno”, è anche la scelta che consentirà, magari, di “togliere il disturbo” quando sarà necessario – ha detto Valiante – La Provincia non è stata mai un’istituzione cittadina ed ha un senso se rappresenta i territori, per quel poco di deleghe che le sono rimaste. La politica a Salerno non esiste più, da tempo. Per tutto ciò ci sono responsabilità locali, nazionali ed anche un’opposizione oggettivamente troppo debole ed incapace, ad oggi, di creare un’alternativa. E quando le opposizioni sono così deboli, le maggioranze rischiano di diventare monopolio politico, senza pensiero e senza partito». Da oggi, dunque, inizia ufficialmente la campagna elettorale per un’elezione che, seppur di secondo livello, mira alla riconferma dei numeri per i dem che vorrebbero imporre anche il nome del vicepresidente.





