di Erika Noschese
Il Psi pronto a scendere in campo per le prossime elezioni provinciali. Una lista composta da sindaci e amministratori locali del salernitano che porteranno in alto la bandiera socialista. A confermarlo il consigliere regionale Vincenzo Maraio, nonché responsabile nazionale organizzazione.
Consigliere, per il centrosinistra è stato un anno di grande difficoltà.
Qual è lo stato di salute del Psi?
«A livello nazionale il Psi, come tutti i partiti di centrosinistra, ha avviato una riflessione al proprio interno per cercare di rilanciare un’area che dal 4 marzo si è trovata senza leadership. Abbiamo convocato per il prossimo 29 marzo un congresso nazionale straordinario che detterà anche la linea per le prossime elezioni europee che saranno le più importanti dell’era repubblicana. Abbiamo un governo che sta umiliando il parlamento e le lacrime di Emma Bonino devono essere un campanello d’allarme per tutti».
Quindi Nencini passerà la mano?
«Lo ha dichiarato lui. Riccardo Nencini ha avuto la capacità di mantenere in vita il partito quando non avevamo neanche un parlamentare e di creare in tutta Italia una fitta rete di amministratori locali, che oggi sono la colonna portante del partito. Ma oggi gli iscritti e la nuova fase politica richiedono un deciso cambio di passo».
E a livello locale?
«In Campania il Psi non ha mai arrestato il trend di crescita sia in termini elettorali sia di proposta politica. A Salerno, in particolare, abbiamo eletto e siamo ritornati in amministrazioni importanti come Pontecagnano, Olevano e Cava e stiamo continuando a registrare un notevole incremento delle adesioni. A Napoli, in settimana scorsa, abbiamo lanciato un nuovo progetto aperto a tutte le forze riformiste, in contrapposizione all’attuale amministrazione del capoluogo regionale, che faccia una nuova proposta di governo e affronti i problemi reali dei napoletani. Napoli deve tornare ad essere il motore dello sviluppo della Campania e di tutto il sud».
Quindi per le prossime elezioni provinciali il Psi ci sarà.
«Certamente, come sempre parteciperemo con la nostra lista composta da sindaci e amministratori locali di tutte le aree della provincia di Salerno. Due anni fa siamo ritornati in consiglio provinciale con il simbolo del Psi e con quasi 200 amministratori che ci hanno votato. Oggi partiamo da quel dato con l’obiettivo di aumentare la rappresentanza e dare un forte sostegno all’amministrazione del Presidente Michele Strianese».
Il governo ha avviato la procedura di autonomia del Veneto, della Lombardia e dell’Emilia, e con la legge di stabilità si bloccano investimenti al Sud. Cosa ne pensa?
«La Lega ha finalmente gettato la maschera. In sei mesi di governo gialloverde hanno tagliato 3 miliardi di investimento al sud, hanno bloccato le grandi opere infrastrutturali e non hanno rinnovato nessun bonus occupazionale per il sud. C’è una visione di governo che spinge maggiori risorse al nord e questo continuerà a spezzare l’Italia in due. In Campania, a questa manovra farlocca che prevede il blocco delle assunzioni nella PA, zero investimenti nelle imprese e nulla dedicato ai giovani, rispondiamo con il piano lavoro che porterà nuovo personale nei comuni campani, bonus e defiscalizzazione per le aziende che assumono e tanti programmi dedicati alla formazione professionale dei giovani».
Il Sud è quindi in pericolo?
«Una volta completato l’iter per la maggiore autonomia di alcune Regioni del centro nord si rischia di aumentare il divario nel Paese e si determina una seria frattura sociale tra ceti ricchi e poveri, sia economicamente sia quanto a stili di vita, perché i servizi essenziali saranno sempre più differenti da regione a regione, sicuramente a danno di quelle del sud sempre più in affanno».