di Arturo Calabrese
Mancano poche ore alle elezioni provinciali, competizione di secondo livello che chiama al voto solo i sindaci e i consiglieri della provincia di Salerno. Tra i candidati del centrodestra, in quota Noi Moderati nell’ampia lista che vede insieme anche Forza Italia e Lega c’è Filippo Accardi, consigliere comunale Scafati, da sempre attento al territorio comunale e provinciale.
A poche ore dalle elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale. Domenica scorsa l’incontro a Cava de’ Tirreni per la presentazione del coordinamento cittadino che ha visto la presenza di altre forze politiche alleate. In campo c’è una coalizione larga che si prepara alla grande attesa delle regionali?
«Le provinciali torneranno agli elettori, tutti torneranno a votare a differenza di questa tornata elettorale che vedono al voto solo sindaci e consiglieri. Importante è stato l’incontro di domenica mattina a Cava de’ Tirreni, voluto dal consigliere Bruno D’Elia, persona che ha dato dimostrazione di essere presente tra interpellanze e proposte comunali che sono state accettate anche e soprattutto dalla maggioranza. Una persona che riesce a mettere insieme varie anime; l’auspicio di Noi Moderati è unire il centro destra perché solo uniti possiamo raggiungere traguardi importanti, portando avanti le problematiche a livello comunale, provinciale, regionale ma soprattutto nazionale».
Lei è tra i candidati alle provinciali, elezioni di secondo livello. Cosa si aspetta, non solo dal voto ma già dal giorno successivo?
«Ci auguriamo che queste elezioni possano dare ulteriore visibilità e una spinta a Noi Moderati, un partito in enorme crescita nonostante sia nato da poco. Le statistiche e le cifre ci danno ragione e ci auguriamo, insieme agli alleati del centrodestra, di portare avanti questo discorso che abbraccia tutte le classi sociali, tutte le problematiche».
C’è da rompere un sistema, quello che da anni governa a livello provinciale e regionale. La provincia di Salerno è particolare perché molto grande, ampia e ci sono varie aree territoriali anche di controllo politico. Ci sono da fare vari discorsi molto diversi tra di loro…
«Molto diversi tra loro perché la provincia di Salerno abbraccia tante entità; abbiamo un territorio spettacolare, offre ogni tipo di possibilità e ciò che mi ha spinto ad abbracciare questo movimento politico è questo: si occupa di tutte le classi sociali indistintamente. Per quanto riguarda la nostra regione, invece, è importante sviluppare i prodotti tipici delle nostre zone, come il Cilento, la Piana del Sele, incentivando questo ramo dell’economia perché fondamentale. Altro aspetto da non sottovalutare il turismo, luoghi meravigliosi e possiamo essere primi in Italia e in Europa ma dobbiamo lavorare in questo senso. La nostra regione è ricca di cultura, aspetto fondamentale con interventi ad hoc così da offrire alle generazioni future le nostre tradizioni, la nostra culturale».