di Andrea Pellegrino La mappa del voto per le elezioni di secondo livello per la Provincia di Salerno già segna un testa a testa tra il candidato del centrodestra Giovanni Romano e quello del centrosinistra Giovanni Canfora. Secondo i calcoli, a far pendare l’ago della bilancia della bilancia dall’una o dall’altra parte saranno, dunque, i franchi tiratori dell’uno e dell’altro schieramento che potranno sfruttare il voto disgiunto tra presidente e liste del Consiglio provinciale. Nell’elenco dei “franchi tiratori” figurano amministrazioni comunali, come Scafati, dove – come è noto – il sindaco Pasquale Aliberti (Forza Italia) ha mal digerito la candidatura alla presidenza di Giovanni Romano, esponente dei Fratelli d’Italia; ma ancora Baronissi, dove il silenzio assordante del sindaco Gianfranco Valiante, scalzato da Canfora nelle ultime settimane dala corsa alla presidenza, non lascia presagire nulla di buono per il Partito democratico. Lo screening delle amministrazioni comunali, vede in vantaggio il centrodestra nei Comuni superiori ai 15 mila abitanti, quindi con un indice di ponderazione più alto. Infatti, la bandiera del centrodestra è issata a Scafati, Angri, Pagani, Cava de’ Tirreni, Mercato San Severino, Capaccio Paestum (dove il sindaco Voza ha abbandonato il Pd) e Campagna mentre marchiati centrosinistra sono Baronissi, Sarno, Eboli e Salerno. Ballerini, invece, ma con un occhio rivolto a Stefano Caldoro sono Nocera Superiore e Nocera Inferiore, dove i rispettivi sindaci (Cuofano e Torquato) potrebbero sostenere – in vista di un accordo per le Regionali – il nuovo Psi di Antonio Fasolino. Naturalmente ruolo principale lo avrà il comune di Salerno (fascia demografica F). Qui l’indice di ponderazione indica 386 punti per ogni elettore. Nella lista Pd, già eletti, sarebbero gli uscenti Nino Savastano e Giovanni Coscia. Decisamente più bassi gli altri indici. I Comuni, infatti, con popolazione superiore a 30.000 e fino al 100.000 abitanti avranno un peso di 151 punti (ad elettore). In questa fascia rientrano tra gli altri Cava de’ Tirreni, Scafati ed Eboli; 86 punti per la fascia D (comuni con popolazione superiore a 10milia abitanti e fino al 30mila); 51 punti, invece, per la fascia C (5000 abitanti fino a 10mila); 28 punti per la fascia B (da 3000 fino a 5000) ed appena 14 punti per gli elettori dei comuni con popolazione fino a 3000 abitanti. Si conta che tutto il Cilento abbia un peso di 12mila punti.
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