di Erika Noschese
Con la delibera di giunta relativa al Nuovo Ruggi, a Palazzo di Città asse Pd-Lega: è questo, in sintesi, quanto dichiarato dal parlamentare del Movimento 5 Stelle Nicola Provenza intervenuto ieri mattina in occasione della conferenza stampa organizzata dal Meet Up Amici di Beppe Grillo Salerno in merito al commissariamento per gli istituti di partecipazione. Per l’onorevole pentastellato, nella città capoluogo, vi è una «visione ospedalocentrica legata molto al passato». Salerno, dunque, non avrebbe bisofgno di un nuovo ospedale ma di un adeguamento all’attuale struttura ospedaliera che miri, tra le altre cose, a potenziare i servizi territoriali già a partire «dalla presa in carica del malato». L’attuale complesso ospedaliero, di fatti, non rispetterebbe i i criteri antisismici e antincendio a causa di un adeguamento mai avvenuto. «Io fotografo una situazione poi nel momento in cui saremo al governo della regione o della città metteremo in campo strategie diverse con responsabilità, cercando di non scaricare sempre su altri le cose che non vanno – ha spiegato il parlamentare salernitano – E’ troppo facile questo giochino secondo cui se le cose vanno bene è merito mio e se vanno male è colpa di qualcun altro. Mi sembra, anche culturalmente, un esercizio di propaganda, di marketing politico che è una cosa diversa dalla politica e mi sembra un’operazione di marketing che ha funzionato per molti anni». Provenza parla, inoltre, di un ritorno al 1980 mentre la città capoluogo dovrebbe ambire ad «una visione che ci porti al 2035 come idea di salute che significa investire prevalentemente su quei fattori che incidono realmente sulla salute dei cittadini, anche in termini di prevenzione. Ferma condanna da parte del deputato al voto f a v o r e v o l e espresso dal consigliere della Lega Giuseppe Zitarosa – nel corso del consiglio comunale tenutosi giovedì scorso – alla delibera di giunta proprio in merito alla realizzazione del nuovo ospedale. Anche per il parlamentare salernitano, dunque, la città non avrebbe bisogno di un nuovo complesso ospedaliero ma di alcun interventi di adeguamento per l’attuale Ruggi d’Aragona.