Protesta sindaci Sud a Roma botta e risposta Meloni-De Luca - Le Cronache
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Protesta sindaci Sud a Roma botta e risposta Meloni-De Luca

Protesta sindaci Sud a Roma botta e risposta Meloni-De Luca

Spintoni tra manifestanti e forze dell’ordine davanti a Palazzo Chigi e botta e risposta a distanza tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca. E’ stata una mattinata di tensioni a Roma, in occasione della manifestazione contro l’autonomia differenziata e il blocco dei fondi per la coesione e sviluppo. Centinaia di sindaci di centrosinistra provenienti dal sud Italia, e in particolare dalla Campania, rispondendo all’appello del governatore De Luca, si sono riuniti in piazza Santi Apostoli per protestare contro il Ddl Calderoli e per chiedere lo sblocco dei fondi di coesione e sviluppo. Tra cori e slogan contro il governo, a sventolare in piazza anche una bandiera tricolore con il fiocco nero del lutto insieme a numerosi cartelli. “L’Italia e’ una e indivisibile, siamo sindaci della Campania, siamo sindaci italiani, non stiamo a difendere partiti ma solo a rivendicare i diritti della nostra terra e lo faremo fino alla fine. Meloni, Lei e’ anche il nostro presidente, perche’ non ci da’ risposta?”, recitava su uno striscione. Un cartello esposto da un manifestante, invece, portava la scritta: “Stop all’autonomia differenziata, teniamo unita l’Italia no alla secessione dei ricchi”. Al centro della piazza e’ stato allestito un palco con dei microfoni. Ai lati del palco due cartelli: “Sblocco immediato dei fondi di coesione” e “Italia unita, burocrazia zero”.”Si firmi la prossima settimana l’Accordo di coesione con la Campania”, ha tuonato il presidente De Luca dal palco. “Siamo qui – ha aggiunto – per bloccare il racconto infame per il quale al Nord c’e’ la virtu’ e al Sud i cialtroni. Siamo qui a difesa della dignita’ del Sud e dell’unita’ d’Italia. Vorrei che il presidente Meloni chiedesse scusa al Sud. Il fondo sviluppo e coesione e’ destinato al Sud, prevede che l’80 per cento delle risorse vadano al Sud e il 20 per cento al Nord. Un governo che avesse avuto un briciolo di dignita’ avrebbe concordato l’accordo di coesione in primo luogo con tutte le regioni del Sud, non con quelle del Nord. Ha dimostrato di non avere dignita’ politica, e disprezzo nei confronti del sud. Pensano di gestire i fondi come se fossero un bottino privato”. Quella sull’autonomia “e’ una legge truffa e siamo qui per combatterla”, sono state le parole del governatore.