Pronto soccorso Ruggi, l'infermiere Stella ascoltato dal Pm Rinaldi per due ore - Le Cronache
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Pronto soccorso Ruggi, l’infermiere Stella ascoltato dal Pm Rinaldi per due ore

Pronto soccorso Ruggi, l’infermiere Stella ascoltato dal Pm Rinaldi per due ore

di Erika Noschese
Un anno e oltre di attesa, la segnalazione alle tv nazionali, i primi video in onda con testimonianze di quanto accade ma, finalmente, qualcosa sembra muoversi. Non si abbassano i riflettori sul Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona dopo le immagini mandate in onda da Piazza Pulita su La7 e l’attenta e puntuale analisi del nostro editorialista Michelangelo Russo, il primo a svelare il nome dell’infermiere che ha avuto il coraggio di denunciare quanto accade dietro quella enorme porte rossa, lontano da familiari e parenti in attesa di un ricovero ospedaliero anche dopo l’emergenza Covid che, sotto tanti punti di vista, poteva forse essere gestita meglio. E proprio l’infermiere Gianluca Stella ieri mattina, in Procura, è stato ascoltato come persona informata dei fatti. Un incontro durato all’incirca due ore nel quale Stella ha raccontato al Pubblico Ministero Carmine Rinaldi cosa accade al pronto soccorso. Immagini che già un anno fa erano finite sulla scrivania del Procuratore ma il caso è stato poi archiviato proprio per volontà dell’infermiere salernitano, stanco di vivere – seppur indirettamente – il dramma di tanti utenti che si recano al Ruggi. Stella non si è fermato, anzi, ha continuato a raccogliere materiale tra una richiesta di incontro ai vertici dell’azienda ospedaliera universitaria e l’altra e ha deciso di fare riferimento a Piazza Pulita affinchè venisse fuori il destino crudele di pazienti abbandonati a sé stessi, legati ad un letto senza cibo nè acqua in attesa di un posto in reparto, senza riuscire a comunicare con infermieri e Oss in caso di emergenza e spesso senza la possibilità di avere un pannolone pulito o dei nuovi indumenti. Immagini che, per l’appunto, sono arrivate in Procura e che ha scelto di vederci chiaro, indagando fino in fondo e solo dopo lo scandalo mediatico qualcosa si sta muovendo. Ad oggi, ci sarebbero altre persone informate dei fatti che potrebbero essere ascoltate e non si esclude che a parlare possa essere, in un secondo momento, anche il direttore generale del Ruggi d’Aragona Vincenzo D’Amato che fino ad ora non si è mai espresso rispetto a questo episodio nè ha provato a difendersi dalle accuse rivolte in questi mesi o a raccontare qual è la prassi da seguire nei casi più delicati. Sulla via del silenzio anche il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca che, di recente in città, ha scelto di non rispondere alla domanda dei cronisti, andando via. Intanto, a breve dovrebbe essere discussa anche l’interpellanza urgente che il gruppo parlamentare di Noi Moderati ha presentato al ministro della Giustizia Carlo Nordio dopo l’interrogazione al ministro della Salute presentata dai deputati salernitani Pino Bicchielli ed Imma Vietri.