Vincenzo Senatore
Asl alle strette sul caso autismo. Poiché dopo la riunione chiarificatoria nulla si è concretamente mosso Angsa Campania, per intervento della presidente Claudia Nicchiniello, ha inviato una diffida scritta. Sempre la Nicchiniello, in settimana, ha incontrato a Napoli il difensore civico della Regione Campania, avvocato Giuseppe Fortunato, a cui ha sottoposto documenti e situazione generale. Il tema di fondo è sempre quello della presa in carico diretta, da parte dell’Asl, dei soggetti autistici così come previsto dalla legge 134 del 2015 e da tutta una serie di regolamenti e normative che ne discendono. Nella diffida firmata dalla presidente di Angsa Campania si chiede innanzitutto che “il 24 settembre tutti i tecnici del comportamento che seguono i bambini siano chiamati a frequentare il corso summenzionato, abilitante al Progetto Pilota”. E ancora che “si emetta al più presto la delibera attuativa con i nomi (con le ovvie tutele della privacy) dei bambini allegati per il Progetto di cui alla Delibera 908/2017”. Infine che si definisca che i tecnici del comportamento di cui al punto sub 1) siano già i primi iscritti alla short list, a seguito della frequentazione con profitto del corso di 100 ore. Il corso a cui si fa riferimento è quello che abilita gli analisti come tecnici del comportamento, una figura che non è ancora presente negli organici dell’Asl Salerno e che, per legge, dovrebbe invece esserci. L’altro aspetto su cui si punta forte l’attenzione è quello del danno erariale perché è accertato che la presa in carico diretta, organizzata nell’ambito del progetto pilota, riduce i costi di almeno il 50% rispetto a quanto accade adesso. Tanto per fare un esempio: il bambino che va nel centro accreditato viene seguito a fronte di un costo che varia tra 42 e 44 euro l’ora (a seconda che l’assistenza sia ambulatoriale o domiciliare) mentre con la presa in carico diretta, come per esempio succede a Benevento, l’Asl paga l’operatore intorno ai 20-22 euro l’ora. Questo aspetto è stato evidenziato, ovviamente con una visione un po’ più generale, nella diffida inviata all’Asl Salerno ma è al tempo stesso oggetto di approfondimento da parte dell’Ufficio del Difensore Civico regionale. L’avvocato Fortunato sta studiando il caso e, da quanto ci risulta, è pronto a inviare una sua diffida all’azienda sanitaria locale salernitana qualora il problema di cui parla la Nicchiniello non venga risolto ad horas. Un ulteriore fronte aperto è quello della scuola. Nelle scorse settimane abbiamo dato notizia di situazioni di totale anarchia che ancora non hanno trovato completa soluzione. Anche in questo caso c’entra però l’Asl che, nell’ambito dell’ormai celebre Progetto Pilota, deve provvedere a coordinare le attività di scuola e Comune. Perché la presa in carico diretta e i protocolli scientifici più aggiornati prevedono che l’autistico venga seguito in tutte le fasi della giornata (casa, scuola, tempo libero). Allo stato attuale delle cose, invece, si parlano diverse lingue: quella dei centri accreditati, quella degli istituti scolastici, non coordinati nemmeno dall’Ufficio provinciale, e quella del Comune di Salerno che opera mediante un sistema di voucher e cooperative accreditate.