Prof Fasolino, i successi di Giurisprudenza - Le Cronache Ultimora
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Prof Fasolino, i successi di Giurisprudenza

Prof Fasolino, i successi di Giurisprudenza

L’Università degli Studi di Salerno ha sempre avuto in Giurisprudenza una delle sue facoltà più prestigiose fin dalla sua nascita, ma negli ultimi anni il suo valore è cresciuto e non solo in termini qualitativi di studio ma anche nei numeri che in questo ambito dimostrano la bontà delle scelte didattiche. Ne abbiamo discusso con il professore Francesco Fasolino, docente di Istituzioni di Diritto Romano e Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza.
“Contiamo di ripetere anche quest’anno il grande risultato dello scorso anno accademico, che ha visto le immatricolazioni aumentare di circa il 20% , superando le 500 unità -. Dice ovviamente compiaciuto il preside della Facoltà – Il risultato è stato davvero lusinghiero se confrontato con le altre Università italiane nelle quali i corsi di laurea in giurisprudenza hanno visto pressocchè dappertutto un calo di iscritti”.
Le motivazioni, secondo lei di un simile riscontro?
“L’andamento in controtendenza del Dipartimento di Scienze giuridiche salernitano è molto probabilmente dovuto ad un significativo rinnovamento della didattica e alla sua efficiente organizzazione, che mira a ottimizzare i tempi per la frequenza delle lezioni e per lo studio individuale, in un ambiente sereno e dinamico, che vede gli studenti al primo posto, in  uno spirito di comunità che è davvero palpabile”.
Da poche ore si torna a correre per le nuove iscrizioni.
“Dal 15 luglio al 17 ottobre sarà possibile immatricolarsi al Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza e al corso di laurea triennale in Giurista di impresa e delle nuove tecnologie. Per entrambe è necessario effettuare i Test di ingresso ma solo la laurea triennale  è a numero chiuso (50 persone)”.
Come mai?
“La laurea triennale ha avuto un significativo successo : gran parte dei primi laureati sono stati rapidamente  assunti presso importanti aziende di livello nazionale, molte delle quali hanno ospitato stage e tirocini che per gli studenti fanno parte del percorso formativo che li porta alla laurea. Una laurea completa, che oltre agli insegnamenti giuridici prevede corsi di economia, di informatica e anche di diritto cinese”.
Questa del diritto cinese è una perla della sua gestione!
“E’ l’unico corso del genere nelle università del sud Italia, volto a dare ai nostri ragazzi un vantaggio competitivo importante, mettendoli in grado di lavorare con le imprese più importanti, orientate a intessere rapporti commerciali con il più grande mercato oggi esistente al mondo. La dimostrazione che l’Università non può essere scollegata dal territorio in cui vive e che in qualche modo deve rispondere alle necessità e alle richieste che arrivano dalle imprese e dal mondo del lavoro”
Come i confronti con i manager d’impresa?
“Gli studenti di “Giurista di impresa”, durante il loro percorso formativo   hanno la possibilità di incontrare i manager e i consulenti  di grandi gruppi imprenditoriali, al fine di confrontarsi direttamente con chi in azienda lavora quotidianamente. Ovviamente grande importanza è data all’apprendimento delle lingue: inglese, spagnolo e francese in particolare; altre lingue (tedesco, russo, arabo e altre) per chi vuole possono essere studiate presso il Centro linguistico di ateneo, una scuola davvero all’avanguardia”.
Lei non ha perso di vista però l’insegnamento classico giurisprudenziale!
E come si potrebbe. Il Corso di laurea magistrale, strutturato su cinque anni, prepara i giovani alle professioni classiche di avvocato, magistrato, notaio, funzionario della Pubblica amministrazione. Quest’anno il Corso Magistrale si è rinnovato, non soltanto accentuando lo spazio dato ad  alcuni corsi quali diritto dell’economia e diritto tributario, oggi sempre più indispensabili per il giurista moderno,  ma anche valorizzando alcuni insegnamenti, quali diritto della navigazione e diritto agroalimentare, che possono avere un  particolare valore in un contesto territoriale come il nostro in relazione a quella che è la sua vocazione economica e mi riferisco a tutto il mondo che ruota intorno al Porto e alla marineria in generale e a quello della trasformazione del pomodoro di cui siamo leader mondiali. Questi due fenomeni portano con se, a volte, problematiche giuridiche che richiedono competenze specifiche ed interdisciplinari che devono far parte del bagaglio culturale di un moderno giurista”.