Primo round tra la Salernitana e Boulaye Dia - Le Cronache Salernitana
Salernitana

Primo round tra la Salernitana e Boulaye Dia

Primo round tra la Salernitana e Boulaye Dia

di Marco De Martino

SALERNO – Primo round tra la Salernitana e Boulaye Dia (nella foto di Gambardella). Quest’oggi la società granata e l’attaccante, tramite i rispettivi legali, il trio Chiacchio, Sica e Fimmanò per la Salernitana e l’avvocato Gallavotti per Dia, si affronteranno nell’aula di tribunale del Collegio Arbitrale presieduto dal dottor Fumagalli per discutere dell’esposto presentato dal clu di Danilo Iervolino che accusa il senegalese di un comportamento poco professionale e, per questo, chiede un risarcimento di 20 milioni di euro oltre alla decurtazione dell’ingaggio del 50%. Ovviamente Dia, come anticipato nell’intervista rilasciata una decina di giorni fa a L’Equipe, proverà a confutare la tesi della Salernitana attraverso la propria versione dei fatti suffragata, a quanto pare, anche da alcuni testimoni peraltro tesserati proprio per il club granata.
LA TELENOVELA Da settembre ad oggi è successo tutto ed il contrario di tutto: viaggi, sparizioni, infortuni (?), accuse, silenzi, ricorsi, esposti, comunicati, rifiuti, multe e provvedimenti di vario tipo. Un bailamme che ha avuto, finora, soltanto una conseguenza, purtroppo l’ormai certa retrocessione in serie B della Salernitana. Insomma a pagare, come sempre in questi casi, saranno i tifosi granata che, dopo averlo idolatrato dopo la stagione straordinaria di cui è stato protagonista un anno fa, sono stati letteralmente traditi da Boulaye Dia. Responsabilità (tante) ne ha anche la società granata che ha gestito malissimo un caso che andava chiuso sul nascere, cedendo subito un calciatore dichiaratamente scontento. Il muro contro muro si è infatti rivelato un boomerang per il club di Iervolino che ha visto il valore dell’attaccante passare dai 25 milioni della clausola rescissoria (anche se il patron granata per cedere il senegalese ne chiedeva la scorsa estate almeno 5 in più) a meno dei 12 milioni che la Salernitana sta versando nelle casse del Villareal per riscattarlo.
LA TELENOVELA CONTINUA Tutto è iniziato a fine agosto quando nell’ultimo giorno di mercato Dia, che nel frattempo aveva divorziato dal vecchio agente Frederic Guerra affidandosi al navigato Vadim Vasilyev, non fu ceduto al Wolverhampton: il senegalese andò in Nazionale ma non tornò subito a causa di un non meglio precisato infortunio. Con il passare delle settimane la frattura sembrava essersi ricomposta, con Dia che iniziò a giocare ed a segnare, contro Udinese, Cagliari e Sassuolo a cavallo tra la fine della gestione Sousa e l’inizio di quella Inzaghi. Questo grazie ad un accordo con il club ed ad una nuova clausola rescissoria che poteva aprire le porte alla sua partenza nella finestra invernale di mercato. Ancora una volta però non se ne fece nulla dal momento che, a causa della stagione al di sotto delle aspettative, nessun club fu disposto a pagare la clausola seppur ritoccata verso il basso, per ingaggiarlo. E così i mal di pancia di Dia sono ricominciati con un altro infortunio, alcune panchine e infine il rifiuto di entrare in campo nei minuti finali di Udinese-Salernitana. A quel punto il senegalese finì fuori rosa con la società granata che oltre a comminare una pesante multa al calciatore, attraverso i suoi legali Sica, Fimmanò e Chiacchio, presentò un esposto al Collegio Arbitrale con la richiesta di risarcimento danni per la cifra record di 20 milioni di euro. Nelle ultime settimane, complice l’esonero di Liverani e l’approdo sulla panchina granata di Stefano Colantuono, la società granata ha provato a ricucire lo strappo con Dia provando a chiudere la vicenda attraverso un accordo. Accordo che non solo non è arrivato ma che è naufragato miseramente dopo l’intervista di Dia e l’udienza di quest’oggi al Collegio Arbitrale ne è la testimonianza.
LA VERSIONE DI BOULAYE Quest’oggi l’attaccante ribadirà quanto dichiarato qualche giorno fa a mezzo stampa. Dia ha rilasciato una lunga intervista a ‘L’Equipe’, (per la quale ha subito anche un’altra ammenda dalla società) i cui passaggi salienti sono stati poi ripresi e pubblicati dall’attaccante sul proprio profilo ufficiale Instagram, nella quale finalmente dice la sua sulla lunghissima querelle che, di fatto, ha causato la retrocessione della Salernitana in serie B: «Sono circolate troppe informazioni, troppe bugie e -ha esordito Dia- voglio mettere le cose in chiaro. Voglio salvaguardare la mia immagine, la gente ha l’impressione che io abbia dei problemi. Ma io non ho mai avuto dei problemi. Il club ha mentito. Non mi sono mai rifiutato di entrare. Al minuto 80 il mister (Fabio Liverani nda) mi ha chiesto di andare a scaldarmi. Io ho scosso la testa, non pensavo che sarei entrato perché prima di quel momento non mi ero mai scaldato. Lui ha visto questo gesto e immediatamente mi ha detto “siediti” e ha mandato un altro ragazzo a scaldarsi. Poi abbiamo parlato nello spogliatoio. Mi disse che era una cosa che doveva rimanere fra di noi. Poi è andato in conferenza e ha detto tutto. Ma io non mi sono mai rifiutato di entrare, ho persino dei testimoni, dei compagni di squadra, pronti a confermarlo. Ho parlato con tutti: l’allenatore, il presidente, con la squadra. Non è cambiato nulla. Ho parlato a lungo con l’allenatore ma non voleva capire nulla. Da quel momento mi sto allenando da solo, a parte. Il club mi ha fatto causa settimana scorsa. Hanno fatto richiesta ad un tribunale. C’è un procedimento in corso. Se dovesse continuare, sono pronto a presentare una denuncia anche io. Ma da quel momento il club ha deciso di mediare. Quanto mi sta chiedendo di danni la Salernitana? Venti milioni di euro e lo stipendio ridotto del 50% sino al termine della stagione. Il tutto senza giocare. Ora vogliono trovare un accordo per farmi giocare di nuovo. Vogliono incolpare me e ora vogliono un accordo. Il nuovo allenatore (Stefano Colantuono nda) mi vorrebbe di nuovo in campo per aiutare la squadra. Riceve regolarmente degli aggiornamenti sulla situazione. Più di una volta mi ha dimostrato che mi vorrebbe nuovamente in squadra ma non abbiamo un accordo. Giocare di nuovo con la Salernitana? Certamente, sono sotto contratto e non ho mai voluto questa situazione. È stato il club, hanno dato tutto in pasto alla stampa. Ho parlato al presidente, non mi sono potuto spiegare, non mi è stata mai chiesta la mia versione dei fatti». La speranza è che l’udienza di oggi possa servire finalmente a risolvere una questione che ha penalizzato tutti: sia la Salernitana, sia sul campo che nel conto in banca, sia Boulaye Dia, la cui carriera ha subito una brusca frenata, sia soprattutto, la tifoseria granata.