di Andrea Pellegrino
Dopo le dimissioni dal Pd di Massimo Paolucci arriva l’autospensione dal partito del deputato Guglielmo Vaccaro. Arriva un altro colpo di scena (l’ennesimo della giornata) firmato Guglielmo Vaccaro che già mercoledì sera aveva attaccato Matteo Renzi. “Forse – aveva detto – vuol far vincere Caldoro in Campania”. Vaccaro aveva inizialmente sostenuto la candidatura alle primarie della senatrice Angelica Saggese, poi ritiratasi per confluire sul nome di Gennaro Migliore ora fuori corsa. «In questi lunghissimi mesi – dice – avevo lavorato a proposte alternative, quella di Angelica Saggese che d’intesa con il livello nazionale ha ceduto il passo a Gennaro Migliore ed infine la possibilità di valorizzare la disponibilità di Gino Nicolais. Tre persone capaci e perbene». Ora l’attacco è alla segreteria regionale (guidata da Assunta Tartaglione) che – dice il deputato: «Ha condotto in un vicolo cieco un partito sordo ad ogni monito della società regionale. Le primarie per la scelta del competitore di Stefano Caldoro si celebreranno con un duello finale tra un amministratore condannato ed un impresentabile, come ci ha ricordato Roberto Saviano qualche mese fa. Due persone che conosco bene e dalle quali non comprerei una macchina usata, per dirla all’americana. Non so chi prevarrà, so però chi ha già perso: il Pd di Renzi ed il Pd delle persone che vogliono un cambiamento. Questo massacro di ogni e qualsiasi aspirazione al cambiamento nella nostra Regione non può trovarmi complice silente». Poi il deputato prosegue: «Dopo troppi rinvii e tanti errori, domenica prossima ci sarà una lotta a colpi bassi tra due personaggi che hanno vissuto una vita intera solo ed esclusivamente di politica politicante massacrando continuamente i principi ed i valori della convivenza civile.Personalità che non hanno mai offerto esempi cui ispirare i comportamenti delle nuove generazioni. E’ il momento di dire basta; è ora di prendere un po’ di tempo per riflettere seriamente sul senso dell’impegno politico in questa regione ed in questo partito». Ed ecco l’annuncio di Vaccaro: «Inizia una fase di riflessione lunga e libera che per serietà deve essere accompagnata da un’auto sospensione dal Partito Democratico.
A giugno, in un incontro con gli amici ed alla luce di quanto sarà accaduto nei mesi che verranno, valuterò se ci saranno le condizioni per riprendere il mio impegno all’interno del Pd, il partito nuovo in cui ho tentato invano di affermare una possibilità diversa di costruzione della proposta politica». «Nel recente passato – conclude Vaccaro – il tempo mi ha dato ragione sulle mie prese di distanza ferme e radicali nei confronti di De Mita e di Bassolino. Con la fine di quei cicli credevo si potesse ricominciare subito a costruire invece è ancora il tempo di aspettare per il centro sinistra campano un futuro migliore».