di Erika Noschese
Gli accordi erano chiari fin dall’inizio, i sessanta facilitatori – reclutati attraverso le associazioni di volontariato del territorio – non avevano alcun diritto di prevaricazione anche partecipando al bando per gli interinali. Eppure così non è stato e ieri mattina, presso la sede di Salerno Pulita è stata scritta l’ennesima triste pagina che altro non fa che penalizzare i cittadini. Ieri mattina, poco dopo le otto, infatti, alcune delle persone “assunte” dalla Salerno Pulita come facilitatore per informare la cittadinanza sulle nuove modalità di raccolta differenziata hanno protestato, mettendo a soqquadro la sede. In programma vi erano infatti le visite mediche per gli interinali, ovvero i 26 operatori che avrebbero dovuto sopperire alla mancanza di personale in ferie ma i facilitatori hanno fortemente contestato le procedure di reclutamento, a loro dire, “poco chiare e trasparenti”. Così, cinque facinorosi hanno fatto irruzione nella sede e hanno rovesciato alcune provette utilizzate per le analisi del sangue e la raccolta delle urine mentre altri, all’esterno, hanno bloccato il passaggio degli interinali, dunque impossibilitati a sottoporsi alla visita medica. Immediato l’intervento del presidente di Salerno Pulita, Vincenzo Bennet che ha chiesto l’intervento delle forze dell’Ordine, giunte sul posto per evitare che la situazione degenerasse. “Era dal 26 al 30 giugno la domanda per l’assunzione degli interinali, a molti di noi è stato comunicato solo ieri perché sapevano già a chi far entrare – ha dichiarato uno dei facilitatori – Stamattina (ieri per chi legge ndr) vi era già una lunga lista di persone che dovevano sottoporsi a visita medica e alla fine abbiamo scoperto che ci sono persone provenienti da Caserta, dal napoletano e noi stiamo facendo le consegne per Salerno Pulita da due mesi e siamo stati esclusi non ne sapevamo nulla”. Sulla stessa linea di pensiero un’altra facilitatrice che ha accusato Salerno Pulita di aver attivato una procedura poco chiara: “Abbiamo fatto un corso con la Regione Campania come operatori ecologici, ci hanno fatto prendere un attestato, dichiarando che siamo operatori a tutti gli effetti – ha detto la donna – Ci hanno chiamato dopo sei mesi, ci hanno assunto pagando pochi spicci giocando sul fatto che si trattasse di volontariato e mentre otto di noi sono stati chiamati altri no”. La donna accusa che all’interno di uno stesso nucleo comunale sarebbero state scelte più persone, marito e moglie “e a noi che abbiamo un attestato non ci hanno chiamato”. Alcuni operatori assunti temporaneamente hanno accusato che circa 20 giorni fa, ci sarebbe stata una riunione tra i facilitatori e la società ma nessuno avrebbe riferito del bando per gli interinali. “Magari l’accordo è stato sottoscritto prima del nostro arrivo ma per la tensione che si è creata andrebbe sospeso e va ripresentato un nuovo bando, con la giusta risonanza e dando spazio a noi”, ha detto un altra persona proponendo – tra le altre cose – di risolvere proprio con i facilitatori il servizio spazzamento che oggi mostra problematiche evidenti. “Vogliamo un confronto con la società per capire come risolvere questo problema, andrebbe data anche a noi la possibilità di lavorare soprattutto perché residenti a Salerno”. Salerno Pulita, a questo punto, ha deciso di sospendere tanto la procedura per l’assunzione degli interinali quanto i facilitatori, “licenziati” dopo quanto accaduto ieri mattina presso la sede della società. Saranno ora gli operatori ecologici in servizio ad occuparsi della consegna dei carrellati e a diffondere il calendario con le nuove modalità di raccolta differenziata, in vigore dal 18 luglio, ricorrendo allo straordinario. Si tratta di una violazione del contratto. Assumere interinali, infatti, significa mortificare le maestranze attualmente operative all’interno dell’azienda. Inoltre c’è pure una violazione della legge regionale 14 del 2016 che prevede di coinvolgere i lavoratori dei Consorzi di Bacino in mobilità. Una procedura non attuata”, ha dichiarato Angelo Rispoli, segretario provinciale della Fiadel Salerno. “Attiveremo la procedura di raffreddamento presso la prefettura di Salerno per bloccare queste assunzioni. Non è più tollerabile assistere a certe operazioni in un’azienda che ormai non garantisce superminimi ed avanzamenti di carriera. Si tratta di un uso privatistico della cosa pubblica. Non lo consentiremo”. A contestare il bando anche Antonio Capezzuto, segretario Generale Funzione Pubblica Cgil Salerno: “La notizia della selezione di 26 operatori della Salerno Pulita, tramite Agenzia per il Lavoro, è una notizia che abbiamo acquisito informalmente nella giornata di ieri tramite un link whatsapp. Non possiamo consentire che si vadano a sviluppare percorsi di assunzione, anche se per pochi mesi, senza che ci sia un minimo coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. Le riunioni con l’Azienda sono frequenti e il supporto dei sindacati in questi mesi non è mai mancato, ma di questa selezione non era stata data alcuna notizia – ha detto il sindacalista – Non possiamo accettare l’idea che si proceda unilateralmente, portando avanti procedure silenziose, senza un minimo di informativa, quasi come se ci fosse qualcosa da nascondere. Questi atteggiamenti non fanno altro che esacerbare una situazione già complicata in città che vede ancora aperte numerose ferite, a partire dalla questione ex Cooperative, ancora non risolta, e dei lavoratori ex Consorzio. Ci aspettiamo ora un passo indietro. Non c’è bisogno di scomodare il Prefetto: chiediamo all’Amministratore Unico della Società e al Comune di Salerno, proprietario dell’Azienda, di annullare il bando e convocare le Organizzazioni Sindacali, altrimenti dichiareremo lo sciopero”.