Premio ASI Awards: i vincitori - Le Cronache Salerno
Salerno Campania

Premio ASI Awards: i vincitori

Premio ASI Awards: i vincitori

La terza edizione del Premio ASI Salerno Awards ha decretato una tendenza ormai inarrestabile: le aziende salernitane stanno trasformando l’impegno verso la sostenibilità non in una dichiarazione di principi, ma in strategie concrete e misurabili. Cento candidature esaminate, ventitré indicatori di valutazione, sei macro-aree di analisi. Non numeri casuali. È il filtro con cui il Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università di Salerno e BGB Business Growth Bureau hanno setacciato la provincia alla ricerca delle vere eccellenze. La Tavola Rotonda: il Territorio Guarda Avanti Nella mattinata si è sviluppato un confronto fra esponenti dell’economia, della ricerca e delle istituzioni su come coniugare tradizione, transizione ecologica e innovazione tecnologica. Al confronto: Marco Pini del Centro Studi Tagliacarne, Andrea Prete Presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio salernitana, Luca Bianchi della SVIMEZ, On. Piero De Luca capogruppo Commissione permanente XIV Politiche Unione Europea, Fabio Napoli dell’ANCE AIES Salerno, Anna Del Sorbo della Piccola Industria Confindustria Campania. Il Premio nasce da una visione del Presidente Antonio Visconti del Consorzio ASI Salerno, che ha voluto questa iniziativa: “Il Premio ASI Salerno Awards non è una semplice celebrazione. È uno strumento strategico per accelerare la transizione sostenibile dell’intero sistema produttivo provinciale. Vogliamo che la rendicontazione non finanziaria diventi prassi ordinaria, non eccezione. Solo così le nostre aziende potranno competere davvero sui mercati internazionali e attrarre investimenti.” Dieci Storie di Eccellenza Quando la cerimonia ha proclamato i vincitori, è emerso il ritratto vero di una provincia che cambia. Non tutte le storie sono uguali. Accanto ai grandi nomi dell’industria convivono le piccole realtà che hanno scelto di fare della sostenibilità non un optional. Officina Bacco ha dimostrato che anche la piccola impresa può essere strutturalmente sostenibile attraverso servizi specializzati che generano inclusione sociale. TREMIL di Cava de Tirreni rappresenta una nuova generazione di imprenditori attenta al futuro e al territorio. TRANSITALIA ha ricevuto il premio per la comunicazione, esempio di trasparenza dei propri valori di sostenibilità. Poi i campioni dell’innovazione. SAUTECH GROUP domina nella ricerca e innovazione con soluzioni di automazione industriale che abbattono consumi energetici e scarti. AGRIOIL ha scelto di fare della salute dei propri dipendenti il nucleo della competitività: ambiente di lavoro sicuro, motivante, tecnologicamente avanzato. Nel settore agroalimentare—quello che più rappresenta Salerno—i riconoscimenti premiano una transizione complessa. SAN SALVATORE ha costruito attorno al latte di bufala una filiera chiusa, dove energie rinnovabili ed economia circolare non sono optional. LE TENUTE DEL CAVALIERE è l’esemplare perfetto di economia circolare: dalla semina al prodotto finito in un’unica sede, tracciabilità totale, impronta ambientale minimale. SAN GIORGIO SPA coniuga eccellenza produttiva e etica del lavoro. Nella categoria media impresa, I.GI. SPA si è imposta per impegno costante in produzione sostenibile e innovazione responsabile. Infine, fra le grandi imprese, INDUSTRIA CALCE CASERTANA: una trasformazione straordinaria della tradizione mineraria in bioedilizia, materiali naturali, efficienza energetica. La menzione d’onore per la parità di genere a SAUTECH GROUP e quella per la tradizione a LA TENUTA BIANCA completano il quadro di una provincia dove sostenibilità e identità territoriale non si oppongono, ma convivono. I ventitré indicatori usati come filtro—misurabili, verificabili, concreti—hanno trasformato la rendicontazione da letteratura aziendale a documento decisionale. Chi legge sa esattamente cosa sta dietro ai numeri: consumi energetici, riduzione rifiuti, sicurezza sul lavoro, parità retributiva, innovazione. È così che la sostenibilità smette di essere una promessa e diventa un fatto. Quella di venerdì è stata un’occasione per misurare il grado di maturità della provincia sul fronte della sostenibilità. I dieci vincitori testimoniano che Salerno possiede le competenze e la volontà di trasformare l’impegno ESG in vantaggio competitivo concreto. I Vincitori del Premio ASI Salerno Awards 2025 Categoria Micro Impresa: Officina Bacco Categoria Giovane Impresa: TREMIL Categoria Migliore Comunicazione: TRANSITALIA Categoria Ricerca & Innovazione: SAUTECH GROUP Categoria Benessere Aziendale: AGRIOIL Categoria Progetto di Filiera: SAN SALVATORE Categoria Economia Circolare: LE TENUTE DEL CAVALIERE Categoria Agri Food: SAN GIORGIO SPA Categoria Media Impresa: I.GI. SPA Categoria Grande Impresa: INDUSTRIA CALCE CASERTANA Menzione d’Onore Parità di Genere: SAUTECH GROUP Menzione d’Onore Tradizione: LA TENUTA BIANCA Partner e Patrocini Enti Patrocinanti: FICEI, Camera di Commercio di Salerno, Confindustria Salerno, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Salerno, Kyoto Club, Legambiente Campania, CNA Salerno, Coldiretti Campania, Confagricoltura Salerno, ANCE AIES Salerno Banca Campania Centro, BCC Capaccio Paestum e Serino, BCC Magna Grecia, Banca Monte Pruno, BCC Aquara, Banca Sella Supporto Scientifico: Dipartimento di Scienze Aziendali Management & Innovation System, Università degli Studi di Salerno Supporto Tecnico: BGB Business Growth Bureau Dichiarazioni Marco Pini, Senior Economist del Centro Studi Tagliacarne, ha tracciato una panoramica del tessuto imprenditoriale salernitano attraverso i dati. Salerno è la settima provincia italiana per numero di imprese: 99.380 realtà produttive. Dal 2014 a oggi le grandi imprese sono cresciute del 59,6% (+201 unità), mentre l’occupazione giovanile tra i 18 e i 34 anni ha subìto un calo di 36.500 persone. Sul fronte dell’export, Salerno si posiziona al 19esimo posto tra le province italiane, trainata dal settore alimentare che ha registrato una crescita del 54% rispetto al 2018. “Il dato è positivo”, ha continuato Pini, “ma la provincia deve ancora fare passi avanti significativi sia nell’organizzazione aziendale che negli investimenti in tecnologie avanzate. Piero De Luca, Deputato capogruppo della Commissione Politiche Comunitarie, ha sottolineato il ruolo cruciale dei fondi europei e del PNRR per le imprese italiane, in particolare quelle del Sud. “Possiamo dirci fortunate. Senza questi strumenti, il paese si sarebbe ritrovato in recessione. Il PNRR rappresenta l’occasione per accelerare la transizione verso modelli di business sostenibili.”