di Monica De Santis
La funivia che collega Stresa con il Mottarone è precipitata ieri in tarda mattinata. I morti sono 14 tra questi due minori e un sopravvissuto. La funivia del Mottarone, dove è avvenuto il tragico incidente con molte vittime, è stata aperta il 24 aprile dopo il periodo di chiusura dovuta alle restrizioni Covid. L’impianto collega il Piazzale Lido di Stresa alla vetta della montagna che divide il Lago Maggiore da quello di Orta. Un tratto panoramico della durata di 20 minuti diviso in due tronconi. “La cabina della funivia è caduta da un punto relativamente alto e si è adagiata sul terreno ai piedi di un grande bosco. Appare sostanzialmente distrutta a terra – la cabina è di colore bianco e rosso – quasi completamente accartocciata, quindi la caduta è stata evidentemente significativa”. Lo ha raccontato Walter Milan del Soccorso Alpino tra i primi ad essere intervenuto sul posto. A bordo della funivia vi erano 15 persone. Quando sono arrivati sul posto i soccorritori hanno rinvenuto 12 cadaveri e tre persone in gravi condizioni, di queste due erano bambini uno di 9 ed un altro di 5 anni, morti successivamente in ospedale, dove sono sono stati trasportati a bordo di due eliambulanze in codice rosso, nonostante i disperati tentativi da parte dei medici di salvargli la vita. L’incidente alla funivia del Mottarone è avvenuto a 100 metri dall’ultimo pilone prima della stazione di arrivo, in uno dei punti più alti del tracciato. “Due escursionisti che si trovavano in zona hanno sentito un sibilo molto intenso e poi hanno visto la cabina tornare indietro velocissima”. E’ sconvolta e non trattiene le lacrime la sindaca di Stresa, Marcella Severino. Appena scesa dalla vetta del Mottarone, parlando con i giornalisti, fornisce una prima ricostruzione dell’accaduto. “A quanto si è capito – dice – una delle funi si è strappata in un punto molto vicino alla vetta. La cabina ha quindi cominciato a ritornare indietro, e poi si è schiantata contro uno dei piloni, staccandosi. Infine è caduta al suolo, rotolando lungo il pendio, per fermarsi contro alcuni abeti”. Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha istituito una Commissione Ispettiva con il compito di “individuare le cause tecniche e organizzative” che hanno provocato il gravissimo incidente della Funivia di Stresa. Il Capo del Dipartimento per i trasporti e la navigazione del Mims, Mauro Bonaretti, ha firmato il decreto istitutivo della Commissione di esperti, presieduta da Gabriele Malavasi, che dovra’ redigere una relazione dettagliata da presentare al Ministro sulle cause tecniche e organizzative che hanno provocato l’incidente. Questa Commissione, voluta dal Ministro in considerazione della gravità di quanto accaduto, si legge in una nota, svolgera’ approfondimenti specifici, che si aggiungono agli accertamenti della Direzione Generale per le Investigazioni Ferroviarie e Marittime – Dgfema, organismo investigativo indipendente previsto dalla normativa europea. Dgfema ha avviato un’inchiesta finalizzata ad accertare le cause dirette ed indirette dell’incidente e per individuare le azioni piu’ opportune per evitare il ripetersi di eventi analoghi, fermo restando l’accertamento delle eventuali responsabilita’, di esclusiva competenza della magistratura.