Potenziare le attività di screening su tutto il territorio provinciale - Le Cronache
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Potenziare le attività di screening su tutto il territorio provinciale

Potenziare le attività di screening su tutto il territorio provinciale

di Monica De Santis

Siglato l’accordo tra l’Asl di Salerno, l’ordine dei medici e i medici di medicina generale di Salerno per potenziare le attività di screening su tutto il territorio provinciale, dopo il successo delle iniziative di screening svoltosi nelle scorse settimane. Il programma di potenziamento delle attività di screening oncologici (colon retto, cervice uterina e mammella) attraverso la sottoscrizione dell’accordo di collaborazione tra l’Asl Salerno, l ’Ordine dei Medici e le associazioni rappresentative dei Medici di Medicina Generale è stato presentato ieri mattina nella sede dell’ordine dei medici di Salerno. Un accordo di fondamentale importanza grazie al quale i Medici di Medicina Generale saranno parte attiva nel progetto di screening, conferendo ulteriore impulso alle attività svolte a favore della popolazione per la prevenzione delle patologie tumorali. “Oltre alle campagne eccezionali di screening che, questa Asl ha già attivo da diverso tempo e che vengono effettuate sul territorio, – ha spiegato il dottore Arcangelo Saggese Tozzi referente dell’iniziativa di screening e dell’emergenza Covid dell’ ASL Salerno – abbiamo sottoscritto questo accordo con i medici di medicina generale per una campagna ordinaria, che da oggi ha un nuovo impulso. I medici inviteranno i loro assistiti ad avvicinarsi agli screening per anticipare nel caso un’eventuale neoplasia che se presa in tempo si può guarire. Gli screening sono fondamentali perché si fanno su persone che presumono di essere sane, ma attraverso questo controllo abbiamo la possibilità di anticiparci e di poter intervenire sulle persone in un momento in cui ancora non c’è consapevolezza della malattia, di malattie gravi, tumorali. E con la diagnosi precoce che si ottiene con questi test, questi tumori diventano facilmente aggredibili, molti di loro diventano facilmente guaribili e riusciamo così a dare ai nostri pazienti una qualità di vita e di salute molto migliore, rispetto ad una diagnosi fatta in uno stato avanzato della malattia”. Saggese Tozzi ha poi illustrato i numeri delle campagne di screening di questi ultimi due mesi, attraverso le quali “Abbiamo fatto 1.142 kit colon retto, effettuato 775 mammografie e 768 pap test”. Parla di un grande passo in avanti anche il presidente dell’ordine dei medici ed odontoiatri di Salerno. “Se noi facciamo gli screening, – ha precisato Giovanni D’ Angelo -, noi doniamo più salute a colui che si sottopone al controllo, più salute alla società civile e più salute al sistema sanitario nazionale perché una buona prevenzione significa risparmiare sulle azioni curative che intervengono per una mancata azione preventiva. Gli screening oncologici, ma tutti gli screening in genere fanno parte di un’attività che dovrebbe essere primaria nel momento assistenziale del paziente”.