In centinaia per dare un decoroso, dignitoso saluto a Maria D’Antonio, la
mamma trentaquattrenne strappata alla vita troppo presto dallo scatto
uxoricidio dell’ex marito, Cosimo Pagnani.
Amici,
parenti, compaesani ma anche forestieri, prima nella Chiesa di San
Giorgio per un intenso momento di meditazione e poi hanno riempito le
vie di Postiglione, illuminandolo con fiaccole, lumini e palloncini
bianchi fatti volare in cielo all’unisono. Tutti insieme per salutare
Maria e per urlare a gran voce basta alla violenza sulle donne, basta
alle vite spezzate e soprattutto basta ai figli che piangono le loro
madri e non potranno mai più abbracciarle! Toccante la riflessione del
parroco, Don Martino de Pasquale, anche egli sconvolto dall’accaduto ha
sostenuto che “in una piccola comunità come Postiglione questo dramma
non sarebbe mai dovuto avvenire, le tragedie che sembrano lontane anni
luce da un piccolo, tranquillo centro ai piedi degli Alburni, dovrebbero
restare lontane, irraggiungibili. Invece questa ha scosso profondamente
tutta la comunità configurandosi come un gesto terribile che per i
cristiani è inammissibile. Don Martino ha invitato tutti i presenti a
pregare per l’anima di Maria. Lungo la fiaccolata amiche e conoscenti
hanno dedicato a Maria D’Antonio pensieri profondi e belle parole. La
fiaccolata per Maria deve essere ricordata come un gesto semplice e
accorato per un’amica che non c’è più, il suo ricordo deve essere vivido
ed indelebile e che mai più possano avvenire simili tragedie. Un
pensiero è stato rivolto anche alla sua bambina, che possa essere
guidata per sempre dalla mamma, oltre tempo e oltre la tragedia,
affinché il loro amore superi le barriere dell’odio incondizionato e
della cattiveria dell’essere umano.