di Andrea Pellegrino
Due interferenze sulla strada delle gallerie di Porta Ovest. L’una tecnica, l’altra burocratica. La prima riguarda lo snodo a nord dei tunnel, in prossimità degli innesti autostradali e della tangenziale. Il progetto, allo stato, non prevede una corretta uscita ed corretto ingresso dei mezzi e delle autovetture dai tunnel di Porta Ovest. In pratica, stando così le cose, si rischierebbe di congestionare le attuali arterie stradali. La seconda, invece, riguarda un accordo da sancire con la Società autostrade meridionali che da anni contesta interferenze e diritti di superficie con il cantiere. Con la Sam c’è anche un contenzioso civile, con tanto di richiesta di risarcimento del danno, che potrebbe risolversi, in tempi brevi, in via stragiudiziale, con la stipula di una convenzione. Un atto che permetterebbe anche il prosieguo dell’opera nel punto in cui sovrasta la rete autostradale, per cui la Sam richiede i diritti di superficie. Ieri mattina, in occasione dei festeggiamenti in onore di Santa Barbara, proprio nel cantiere di Porta Ovest si è fatto il punto della situazione sull’opera che nel corso degli anni ha subito diversi stop and go, sia per motivi tecnici che per vicende giudiziarie, compreso un sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Salerno. Un punto della situazione alla presenza del sindaco di Salerno, Enzo Napoli e del presidente della Campania, Vincenzo De Luca. «Ci auguriamo che il consorzio che è subentrato abbia gli stessi tempi di realizzazione dell’impresa che ha realizzato la Lungo Irno», dice De Luca. «Abbiamo la possibilità di chiudere, se lavoriamo con intensità, la primavera del prossimo anno. Liberiamo, con questa opera strategica, dalle pesantezze di mezzi e auto l’imbocco dell’autostrada oltre che dare lavoro a sessanta operai». Inoltre l’annuncio di 60 milioni di euro per il completamento per superare le interferenze con l’attuale rete stradale a monte dell’opera. «Porta Ovest – ha detto, invece, il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli – dà uno sbocco al nostro porto commerciale che non ha retroporto. Offriamo la possibilità di incrementare i traffici facendo in modo che le merci transitino verso l’autostrada. Porta Ovest, porta est, Lungo Irno, c’è tutto un sistema coordinato di opere che favorirà la crescita economica della nostra città». Soddisfazione è stata espressa dalla Filt Cgil: « Apprendiamo con favore la notizia della ripresa dei lavori di Porta Ovest – dice Gerardo Arpino – La bretella potrà assicurare tempi di percorrenza minori al traffico merci, miglioramento dell’accessibilità alla zona portuale ed una drastica riduzione dei fenomeni di congestione veicolare, garantendo maggiore sicurezza alla viabilità del viadotto Gatto».