Pontecagnano, Espone una bandiera del Napoli, aggredito candidato consigliere - Le Cronache
Cronaca

Pontecagnano, Espone una bandiera del Napoli, aggredito candidato consigliere

Pontecagnano, Espone una bandiera del Napoli, aggredito candidato consigliere

di Erika Noschese
«Si inizia a picchiare le persone in nome di un tifo malato». Così il sindaco di Pontecagnano Giuseppe Lanzara, commentando quanto accaduto ieri pomeriggio in città ai danni di un candidato al consiglio comunale. Secondo quanto denunciato dal primo cittadino a mezzo social, infatti, Gianluca D’Agostino, imprenditore e candidato al consiglio comunale con la lista “Sveglia!”, sarebbe stato aggredito dapprima verbalmente e poi fisicamente per aver esposto sul balcone di casa sua la bandiera del Napoli. Un residente della zona avrebbe poi incontrato D’Agostino per strada, intimandogli di rimuovere la b bandiera della squadra avversaria e, al suo rifiuto, lo avrebbero picchiato in strada. La dinamica dell’accaduto, comunque, non è ancora chiara: sul posto sono giunti i carabinieri. «Si inizia a chiedere di rimuovere da un balcone le bandierine di una squadra del cuore e si finisce per picchiare le persone in nome di un tifo malato. Queste persone sono semplicemente dei delinquenti e bisogna dirlo a voce alta, senza paura – ha dichiarato il sindaco Lanzara – Da sindaco condanno con fermezza questi episodi di violenza, le forze dell’ordine si attivino al più presto per assicurare alla giustizia questi “uomini da palcoscenico”. Un abbraccio forte a Gianluca». L’imprenditore, a causa delle ferite, ha dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso dove trascorrerà le prossime 24 ore, tenuto sotto osservazione dal personale medico. «Siete delle merde, non siete tifosi, siete il male ma non per il calcio, quello non c’entra niente proprio, siete il male per il mondo intero siete davvero schifosi – ha detto D’Agostino a poche ore dall’aggressione ricevuta, ad opera di ignoti – Se è questo che insegnate ai vostri figli stiamo rovinati, se insegnate che non si può essere liberi di festeggiare o di esporre liberamente il proprio pensiero vuol dire che abbiamo fallito tutti! Io pochi giorni e guarirò voi sarete “malati” a vita! Vi ringrazio per l’affetto meraviglioso che mi state dimostrando, partendo dal Sindaco,con tantissimi messaggi». Tanti i messaggi di solidarietà giunti all’aspirante consigliere comunale.