Polo della riabilitazione militare dei canadesi a Torre Angellara - Le Cronache
Salerno

Polo della riabilitazione militare dei canadesi a Torre Angellara

Polo della riabilitazione militare dei canadesi a Torre Angellara

Quando scoprii che in Canada nella regione dell’Ontario un piccolo lago, peraltro molto rinomato per la sua pescosità, portasse il nome della nostra città, la prima idea fu che derivasse da qualche colonia di concittadini emigrata in quelle terre, pionieri emigrati che avessero battezzato il lago Salerno a ricordo delle loro origini. Una cosa che all’inizio del XX secolo era accaduta in altri posti dell’America settentrionale per testimoniare il travaglio dei nostri emigranti. Povera gente, costretta a traversare l’Atlantico per andare in cerca di fortuna, portandosi dietro come bagaglio il nome del luogo di nascita e poco altro. Questa cosa era capitata più a sud, in Florida, dove Port Salerno e Santa Lucie, due centri vicino a Miami, nacquero da coloni salernitani attratti dal sogno americano. Per il piccolo lago dell’Ontario, non andò così! Non ci volle molto a scoprire che la trasformazione del nome, da Devil’s Lake (“lago del Diavolo”) a Salerno Lake aveva un’origine differente. Il cambio di nome era stato suggerito dal governo dell’Ontario e pubblicato su una mappa federale nel 1944, un’indicazione recepita nel 1953 dal Consiglio canadese dei nomi geografici per ricordare proprio le truppe canadesi impiegate nell’invasione dell’Italia di ottant’anni fa. Pertanto non si trattò del nostalgico ricordo di emigranti ma un nome posto a memoria dell’Operazione Avalanche da militari canadesi appena rientrati in patria. Quel cambio nome mantenne un senso logico almeno fino a quando non circolò nella rete web una serie d’immagini molto particolari delle truppe canadesi a Salerno. Le foto, riemerse dal “mare magnum della rete virtuale”, suscitarono sì tanta curiosità ma insinuarono qualche dubbio sul particolare omaggio fatto a Salerno fatto al rientro. Le foto, pubblicate della pagina facebook “Solo per chi ama Salerno”, furono commentate nei particolari per precisarne la localizzazione, il personale militare era stato fotografato a Torre Angellara all’interno del Preventorio Marino tenuto fino al 1943 dall’ONB (Opera Nazionale Balilla) e utilizzata come colonia estiva per ragazzi. Nelle foto, veri documenti storici si vedono giovani medici canadesi impegnati in attività di riabilitazione di militari feriti. Immagini che mostrano infortunati agli arti inferiori impegnati a eseguire esercizi all’aperto utilizzando semplici attrezzi di riabilitazione. In una foto collettiva si vedono tanti i malati, medici, infermieri presenti in cospicuo numero, tanto da riempire il salone del teatro. I Canadesi evidentemente avevano in uso tutta la struttura della colonia marina dedicata al recupero dei feriti, principalmente agli arti inferiori. Non si trattò quindi di un semplice padiglione ambulatorio, dove confluirono pochi feriti o mutilati degli arti motori. Lo mostrano con eloquenza le foto evidenziando che i canadesi usarono a Torre Angellara tecniche riabilitative all’avanguardia per i tempi utilizzate su diversi soggetti contemporaneamente. Chissà se qualcuno di essi originario dell’Ontario, dopo aver visto il diavolo in faccia nella battaglia che gli causò la menomazione fisica, fu riabilitato proprio a Torre Angellara. Rientrato in Canada ristabilito, la vista del placido lago ricordava il lui il mare di Salerno. Come le cure a Salerno cancellarono in lui lo spettro della menomazione a vita egli, si adoperò, si noti già nel 1944 non a fine guerra, per cancellare il diavolo malevolo dal suo orizzonte, proponendo Salerno come nome del suo lago. Il cambio nome proposto da un miracolato dell’opera medica ricevuta a Salerno è solo una suggestiva ipotesi che però non cancella la certezza documentata che i canadesi operarono a Torre Angellara già nel 1944 con un centro di riabilitazione per i loro militari. Torre Angellara funzionò fino al 1945/46 come polo di riabilitazione militare.
Giuseppe MdL Nappo
Gruppo Scuola Maestri
del Lavoro Del Consolato
provinciale di Salerno