Continua a tenere banco ad Agropoli la nomina a capitano di Valentina Nastari, già sottotenente, del corpo di polizia municipale. A volerlo è stato il comandante Antonio Rinaldi che, conferendole il ruolo di sua vice, le ha anche assegnato i gradi. Ed è proprio questo avanzamento di carriera, anzi un vero e proprio scatto in avanti, che ha destato l’attenzione di molti.
A tutto ciò, per completezza di notizia, è giusto sottolineare che la neo capitano della polizia locale agropolese è moglie del presidente del consiglio. La nomina vede applicato, come è giusto che sia, il regolamento comunale che nell’assise comunale numero 59 del 29 maggio scorso è stato modificato proprio in relazione al comando di polizia locale. Consiglio comunale che, preme ricordarlo, era presieduto da Franco DI Biasi, marito di quella che poi sarebbe stata nominata capitano proprio grazie a quel regolamento.
Sulla questione, interviene l’ex sindaco di Agropoli Adamo Coppola: «Tutto questo farebbe meno scalpore se non fosse che ad Agropoli il vicecomandante è la moglie del presidente di quel consiglio comunale che ha votato il regolamento illegittimo – dice il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia – una vicenda che è cominciata già lo scorso anno accompagnata da non poche anomalie, come la vergognosa messa al bando del validissimo vecchio comandante e la forzata nomina da ultima arrivata dell’attuale vicecomandante».
Parole forti quelle di Coppola che non risparmia nessuno: «Questa ulteriore novità assesta l’ennesimo colpo alla già malandata credibilità dell’amministrazione Mutalipassi – scrive sui social – è altresì disarmante vedere che i protagonisti della vicenda sfogano sui social risentimento verso chi ha criticato queste scelte, tirando in ballo la vita privata, i figli e presunte discriminazioni di genere cercando forse una disperata difesa e un profilo più conveniente di vittime. Vorrei sommessamente ricordare che chi ha creato un imbarazzante convergenza di interessi familiari sul comune non sono stati di certo i presunti detrattori ma loro stessi».
Infine, l’ex sindaco lancia un appello che ha il sapore di un monito: «siete ancora in tempo per fare un passo indietro perché io credo nella vostra buona fede e ho notato il grande impegno nei rispettivi ruoli, fermate questa corsa sfrenata al potere così da poter dimostrare che chi pensa che i sacrifici fruttano successi solo a chi ha un santo in paradiso, sbaglia». Inoltre, chi scrive ha dato la possibilità al diretto interessato, e cioè il presidente del consiglio comunale nonché marito della neocapitano Franco Di Biasi, di dire la sua, mettendo a disposizione le colonne di questo giornale dopo una precisa richiesta. L’invito è stato declinato. Si prende atto della decisione, rimanendo sempre a disposizione con l’obiettivo di raccontare la verità.