di Andrea Pellegrino
Sorridono anche quest’anno i dirigenti del Comune di Salerno. Complessivamente le casse comunali sborsano quasi un milione e 900mila euro, tra stipendio e indennità per i 21 dirigenti che gestiscono la macchina burocratica di Palazzo di Città, esclusa la segretaria comunale. Nell’elenco c’è anche Alberto Di Lorenzo, l’ex superdirigente, svuotato delle sue funzioni fino ad ottenere il comando alla corte di Virginia Raggi. Dal ottobre, infatti, presta servizio presso Roma Capitale. A Salerno nel 2019 ha incassato circa 83mila euro lordi. Negli anni scorsi, considerate le sue funzioni, era sempre in cima alla classifica arrivando anche a sfiorare i 120mila euro. Nel 2019, il primato va ad Elvira Cantarella, ex comandante dei vigili urbani, oggi alle attività produttive. A lei sono andati lo scorso anno 109mila euro circa. Al suo sostituto al comando della polizia municipale, Antonio Vecchione, invece “solo” 44mila euro di indennità di funzione. Vecchione, infatti, è un comandato da un’altra amministrazione comunale ed è a capo dei caschi bianchi dal 1 dicembre 2018. Novantaseimila euro circa (sempre lordi), spettano al capostaff Vincenzo Luciano mentre raggiunge quota 103mila Aniello Di Mauro, del settore avvocatura. Poco più sotto, invece, Tommaso Esposito (affari generali) che gestisce anche alcuni settori un tempo guidati da Alberto Di Lorenzo. Sotto la soglia delle cifre a cinque zeri ci sono la gran parte dei dirigenti comunali. I compensi di Luca Caselli (Ambiente e protezione civile) e Giovanni Micillo (Manutenzione impianti e infrastrutture) si attestano intorno ai 98mila euro, seguiti da quelli di Maria Maddalena Cantisani (Trasformazioni edilizie); Raffaele Lupacchini (area finanziaria); Anna Attanasio (tributi); Massimo Nicola Gentile; Giovanni Micillo (opere e lavori pubblici). Scendono più giù (intorno ai 96mila euro lordi), Davide Pelosio (settore trasformazioni urbanistiche) e Grazia Quagliata. Poco più di 92mila, Annalisa Del Pozzo del settore provveditorato di Palazzo di Città. Si attestano tra gli 85mila e gli 86mila, invece, Maurizio Durante (settore demografico); Antonio Galibaldi (settore servizi informatici) e Luigi Mastandrea. Cinquantaseimila (56mila) euro per Loris Scognamiglio del settore finanziario mentre chiude la classifica con 8 mila euro Luigi Criscuolo (ex direttore del personale), dal primo gennaio del 2019 in pensione. Settore ora guidato da Luigi Mea