“Vacanze? Di corsa seguendo le esigenze del territorio e la definizione delle liste elettorali, ormai ci siamo…” Piero De Luca l’estate del 2020 l’ha trascorsa in giro per la Campania. “Un tour de force che definisce “necessario” che avrebbe tolto energie e sonno a chiunque, ma lui instancabile “mai un passo indietro” ha preferito così a poco più di 30 giorni dalle elezioni regionali Allora De Luca, è tutto pronto, ormai ci siamo… “Direi di sì- dichiara il deputato Dem- sono stati giorni intensi ma utili per portare a compimento quello che ci eravamo proposti, comporre una coalizione ampia e coraggiosa tra il Partito Democratico ed altre importanti forze politiche e civiche, con liste fatte di candidati di spessore che potessero sostenere con il loro impegno la battaglia del Governatore De Luca. Manca ormai poco. Le scelte in via di definizione coinvolgeranno nella competizione elettorale donne e uomini liberi che hanno radicato il senso pieno della politica e che hanno sopratutto entusiamo, passione, voglia di impegnarsi per il futuro del nostro territorio. In Campania abbiamo una grossa responsabilità ed una grande occasione, diventare la Regione più competitiva del Paese in tutti i settori, non possiamo lasciarci sfuggire assolutamente questa opportunità”. Ha più volte ribadito un concetto che le è molto caro, “Se riparte il Sud, riparte l’Italia”… “ Ne sono fermamente convinto- continua De Luca-il Mezzogiorno, è una grande questione nazionale. Alla Camera, insieme ad altri colleghi parlamentari del Mezzogiorno, abbiamo presentato la Mozione Sud che mira a sollecitare, in particolare, l’aumento degli investimenti pubblici per rafforzare la rete infrastrutturale al Sud. Si affianca alla proposta di legge già depositata per incentivare gli investimenti pubblici e privati, creando un regime fiscale speciale per le aziende che stabiliscano i propri siti industriali e le proprie sedi nelle Zone Economiche Speciali Ancora oggi, esiste in Italia un forte divario socio-economico tra il Nord e il Sud del Paese. Non possiamo più tollerare ritardi o distrazioni nell’impegno politico ed istituzionale volto a colmare questa distanza ancor più in una fase storica unica, caratterizzata dalla possibilità di utilizzare nei prossimi mesi ed anni miliardi di euro di risorse europee straordinarie” In un momento storicamente difficile come questo, ancora attanagliati dall’emergenza Coronavirus, parlare di sviluppo e futuro sembra davvero difficile. Ci crede davvero? “Assolutamente- dice senza indugio Piero De Luca-è evidente che nulla sarà più come prima. La pandemia ci ha fatto comprendere l’importanza di avere alla guida delle istituzioni nazionali e locali una classe politica seria e competente. Se avessimo ascoltato le urla e la demagogia della destra sovranista oggi l’Italia sarebbe sull’orlo di un disastro, come il Brasile. Ma è emersa anche la straordinaria forza di reazione del Sud. La Campania e il Mezzogiorno hanno dato prova di responsabilità, capacità amministrativa e sanitaria, rigore nel rispetto delle regole di sicurezza. Le sfide che ci aspettano non sono cosa da poco: dovremo tagliare drasticamente la burocrazia, modernizzare la PA, investire in un grande piano infrastrutturale anche digitale, sostenere la scuola, la formazione, l’ambiente. È il momento di scelte coraggiose e radicali. Non possiamo più perdere tempo. In questo quadro sarà decisivo realizzare anche progetti strategici di rafforzamento del sistema sanitario nazionale mediante le risorse della nuova linea di credito sanitaria del MES”. A proposito di tempo, ne ha avuto anche per occuparsi di questioni che riguardano la città di Salerno, in particolare il riutilizzo degli spazi dell’ormai ex Tribunale. “Certamente! Ho partecipato a vari incontri istituzionali promossi direttamente e credo sia decisivo tenere aperto un tavolo di confronto costante. Abbiamo sentito, su mia sollecitazione ed invito, anche il sottosegretario al Ministero della Giustizia, Andrea Giorgis, che ha sottolineato la volontà del Ministero di supportare gli enti locali nelle attività che riguardano la gestione degli immobili dismessi per rispondere al meglio alle esigenze del territorio e della collettività. Secondo me-continua De Luca-sarebbe “un delitto” permettere che un immobile di così tanto pregio e rilevanza storica come l’ex Tribunale sia lasciato in abbandono o utilizzato a pezzi, senza alcuna visione unitaria. È un luogo che non può considerarsi un mero contenitore di spazi, ma che merita una piena valorizzazione nella sua globalità. L’Università potrebbe avere, in questo nuovo percorso, un ruolo chiave e decisivo, per consolidare il legame con la città di Salerno, che vanta una storica tradizione universitaria, e assicurare un’adeguata destinazione culturale e istituzionale al sito. Puntando in particolare sull’Alta formazione e tenendo in debita considerazione il rapporto soprattutto con gli Ordini professionali, questo immobile può rappresentare il luogo in cui rinsaldare i fili del passato, guardando con rinnovata fiducia al futuro” Insomma, un estate rovente, con la ciliegina delle elezioni regionali che cadono proprio nel giorno in cui la città di Salerno celebra il suo Santo Patrono. “Sarà di buon auspicio, ne sono sicuro…”
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