Picarone: «Dalla Regione sono stanziati 30 milioni di euro per le famiglie» - Le Cronache
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Picarone: «Dalla Regione sono stanziati 30 milioni di euro per le famiglie»

Picarone: «Dalla Regione sono stanziati 30 milioni di euro per le famiglie»

di Erika Noschese
L’impegno della Regione Campania a favore delle famiglie. È questo il lavoro portato avanti dal presidente della commissione regionale Bilancio Franco Picarone che proprio nei giorni scorsi ha anticipato una serie di misure a sostegno delle famiglie e della natalità già pianemanete operative.
Presidente Picarone, dalla Regione Campania un sostegno concreto per le famiglie e la natalità. Una misura concreta in un momento storico delicato, quali novità?
«La Regione Campania ha stanziato 30 milioni di euro per un pacchetto di misure a sostegno della famiglia e per il contrasto della denatalità, una vera piaga in questa fase storica per l’Europa e in particolare per il nostro Paese, fanalino di coda per le poche nascite. È il risultato di incontri con la conferenza episcopale regionale presieduta da Mons. Di Donna e della collaborazione con l’Inps. Dal Governatore la spinta decisiva. Siamo orgogliosi di poter dire di essere l’unica Regione d’Italia ad aver fatto questo. Nulla dalle altre regioni e ancora troppo poco dallo Stato.Le misure: “Misure di conciliazione famiglia – lavoro” per servizi di babysitteraggio, fruizione degli asili nido autorizzati per i bambini di età 0 – 3 anni, fruizione di servizi di assistenza pomeridiana, ludoteca per i bambini di età 3-12 anni, attivazione di sportelli di orientamento a lavoro per le donne disoccupate in cerca di occupazione; “Voucher alle famiglie per l’erogazione dell’assegno unico di 600 euro per i nuovi nati secondogeniti”; Sostegno per spese sanitarie dei minori fino a 10 anni e un ISEE fino ad € 12.500, non coperte dal Servizio Sanitario Nazionale; Voucher per l’accesso ai nidi destinati a famiglie aventi requisiti Isee per l’abbattimento della retta; erogazione di voucher fino a € 3.000 per il pagamento della retta di nidi e micronidi, rivolti alle famiglie con bambini di età compresa tra 0-36 mesi; promozione dell’affido per la tutela della bigenitorialità per i genitori separati».
La Campania potrebbe presto fare i conti con l’autonomia differenziata, in termini anche economici quali le conseguenze?
«L’aggravarsi di divari già pesanti. Senza definire prima e soprattutto finanziare i LEP (Livelli essenziali di prestazioni) che possono garantire uguali condizioni di partenza sui territori per la fruizione di diritti sociali ed economici, dalla sanità alla scuola al trasporto pubblico etc., e senza stabilire un congruo fondo di perequazione il Sud è definitivamente affossato. E non mi pare che la riforma Calderoli risolva questi due problemi. Lo Stato non mette soldi, anzi consente alle regioni ricche di trattenere i residui fiscali sul proprio territorio per finanziare le materie su cui queste chiedono delega. Meno risorse allo Stato che non può più redistribuire per garantire i servizi anche al Sud. Un disastro! Per non parlare del blocco da parte del Governo dei Fondi Sviluppo e Coesione che sta fortemente e ingiustamente penalizzando la Campania impedendo opere e investimenti fondamentali».
Lei ha acceso i riflettori anche sulla violenza di genere, misure precise per contrastare un fenomeno sempre più dilagante?
«Anche qui, Regione in prima linea con leggi di contrasto alla violenza di genere, apertura di tanti nuovi centri antoviolenza e sostegno di quelli esistenti. Ma non basta. Dobbiamo fare molto di più. Tutti. Attivare un cambiamento culturale cominciando dalla famiglia, nucleo fondamentale della coesione sociale, oggi in crisi (anche per questo le nostre misure di sostegno alla famiglia), passando per la scuola. Penso all’utilità di momenti formativi per genitori, docenti, educatori, giovani generazioni».
Il 2023 è ormai giunto al termine, qual è il suo personale bilancio?
«Devo dire abbastanza soddisfacente. Il bilancio della Regione presenta oggi i requisiti della trasparenza e dei conti in ordine. Senza tagli, anzi, potenziando i servizi e aggiungendo ogni anno nuove misure di sostegno, soprattutto per le fasce deboli. Ben due miglioramenti di rating dalle agenzie internazionali che pongono la Regione Campania tra le due – tre meglio amministrate in termini di conti pubblici. C’è da essere orgogliosi. Un lavoro fatto grazie agli indirizzi del Governatore e al contributo fondamentale dell’assessorato. Mai un esercizio provvisorio e tutti i bilanci consuntivi approvati. Oltre 5 miliardi di disavanzi ereditati ripianati e bilancio in sicurezza».Con la commissione Bilancio quali misure per il 2024?«Continuare il lavoro di sostegno programmatico per lo sviluppo della Regione Campania e per stare al fianco dei più deboli».
Si parla di terzo mandato, lei sosterrebbe la battaglia del presidente De Luca?
«Il mio viaggio politico e amministrativo con De Luca dura da molto e, se lui avrà ancora bisogno di me, io sarò presente. Senza alcun dubbio. Credo di poter dire che De Luca disponga ancora oggi di capacità ed energie per servire il nostro territorio meglio di chiunque altro».