Disagi e rabbia a Mercatello. La chiusura di un lato della rotatoria di piazza Monsignor Grasso – nello specifico quello adiacente al marciapiede dove sono ubicati diversi esercizi commerciali -causa “Luci d’Artista” e annesso piano traffico sta creando enormi difficoltà agli esercenti della zona. La barriera costituita da piante (posta per consentire ai pedoni di poter fotografare in questa sorta di “isolotto pedonale” la luminaria costituita dall’orso polare posto nella piazza, nda) impedisce qualsiasi tipo di passaggio, isolando – di fatto – gli esercizi commerciali. Una chiusura i cui effetti si stanno ripercuotendo anche sulla viabilità, causando una congestione del traffico dall’altro lato della strada. Tante le voci che si levano contro l’innalzamento di questa improvvisata barriera: «Hanno chiuso un’arteria principale dove confluiva il traffico» – affermano i titolari dell’edicola ubicata proprio al centro della strada chiusa, Valeria Granato e Tommaso D’Onofrio che spiegano come «sabato scorso hanno trovato difficoltà a passare anche due autoambulanze giunte sul posto per prestare soccorso ad una signora che era caduta. Era tutto completamente intasato». Le attività commerciali – che già si trovano in una zona in cui è difficile trovare un posto per far sostare l’automobile – sono danneggiate «a causa della totale impossibilità di parcheggiare» -continuano i titolari della storica edicola. «Diversi clienti non si fermano più ad acquistare i giornali, qui rischiamo di finire seriamente sul lastrico ed il bello che non ci è arrivato nessun preavviso riguardo alla chiusura della strada». A tal proposito, basti ricordare che il dispositivo di traffico per l’edizione delle Luci d’Artista entrato in vigore lo scorso sabato (e che per la zona in questione durerà fino alla metà di gennaio) è stato diramato solo nella giornata di giovedì: solo allora i commercianti di piazza Grasso hanno appreso la novità che, come se non bastasse, si protrae per tutti i giorni della settimana e non solo nel week end. «Non vedo la necessità tra l’altro di chiuderla durante la settimana, quando non viene nessuno da fuori in visita qui sul posto per scattare foto all’orso polare. L’ideale sarebbe proprio riaprirla o in extremis chiuderla solo il sabato e la domenica negli orari in cui confluiscono le navette, negli orari serali del week end» – concludono gli edicolanti. Difficoltà evidenziate anche dal proprietario di “Mail Boxes”, struttura che risulta tra le maggiormente penalizzate: «Il nostro lavoro si basa soprattutto sulle spedizioni» -afferma il titolare – «Quando si fermano i furgoni dei corrieri per caricare la merce, ci mettono il doppio del tempo, rispetto a quanto dovrebbero in realtà impiegare a causa della rotatoria chiusa. E’ una situazione insostenibile e non ci è arrivata nemmeno una circolare in merito che ci avvisasse di questa disposizione. Ci siamo trovati così da un giorno all’altro con la strada chiusa; durante il periodo natalizio le spedizioni aumenteranno ma in queste condizioni come posso lavorare?». Penalizzati anche gli altri esercizi commerciali come “Il Girarrosto”, il “Gambling Arechi”, ed i radiotaxi che, dall’altra parte della strada, devono compiere manovre pazzesche per evitare tamponamenti e non trovarsi implicati negli spaventosi ingorghi che inevitabilmente si creano.
Anna Santimone