Piazza della Libertà. Un’altra tegola. Sarebbe crollato un solaio, uno costruito 12 anni fa circa. Un crollo che farà allungare i tempi per l’inaugurazione. Sgombriamo subito il campo dalle polemiche: la ditta Rainone che sta effettuato i lavori non è responsabile dell’accaduto, anzi proprio i lavori fin qui effettuati con perizia avevano spinto più volte l’amministrazione ha indicare il 30 giugno la data utile per l’attesa inaugurazione. Non a caso la RCM Costruzioni ha pubblicato il mese scorso un video sulla sua pagina ufficiale: Piazza della Libertà a Salerno è quasi pronta. Osservando il video è possibile rendersi conto che i lavori, effettivamente, sono quasi terminati. Per questo, si sta già provvedendo alla formulazione di un bando per l’affidamento dei locali sottostanti.
Ma il crollo del solaio –di cui non si conosce l’entità e la gravità – se confermato può portare ad un ulteriore slittamento. L’incidente riguarderebbe la parte della piazza che fa riferimento alla stazione marittima. Proprio nel 2012 avvenne il primo crollo. Era il 24 luglio quando il solaio della piazza si abbassò di trenta centimetri. Il collasso avvenne nel settore 2 (in corrispondenza di dodici pilastri) e attorno a una colonna del settore 4, ma le verifiche dei consulenti tecnici hanno evidenziato fessure ricorrenti anche nelle altre sezioni di cantiere. Un episodio che portò all’intervento della magistratura e alla condanna dei due collaudatori nel 2018e a sette assoluzioni.
«Appare evidente – scrisse il giudice Marilena Albarano
– come tutti i consulenti e periti che si sono occupati della vicenda abbiano concordato sulla principale causa del cedimento strutturale: un errore progettuale commesso dall’ingegnere Nunziata in relazione alla verifica della resistenza a taglio punzonamento dei pilastri». Dagli atti emerse che il software utilizzato dal progettista rilevò un “warning”, cioè un all’allarme, proprio sul coefficiente di sicurezza per quell’aspetto, evidenziando che «il coefficiente di resistenza al carico era insufficiente e i pilastri stessi non avrebbero potuto sostenere il solaio». La piazza fu sequestrata il 3 dicembre del 2013.