SALERNO. E’ un Carlo Perrone raggiante quello che commenta a caldo la vittoria di platino ottenuta dalla Salernitana nel pantano dell’Arechi contro l’ormai ex capolista Frosinone: “Abbiamo fatto una gran bella partita, complimenti al Frosinone avversario leale e forte. Abbiamo combattuto dall’inizio alla fine, l’abbiamo fatto con tranquillità senza lanciare la palla lunga ma ragionando, creando tante occasione e sembrava che la palla non dovesse entrare. Alla fine ce l’abbiamo fatta e abbiamo conquistato questi tre punti fondamentali. Sono contento –sottolinea Perrone- non solo per il risultato ma perché la squadra sta acquisendo intensità anche a livello fisico, e poi ha mostrato dinamismo e carattere, qualità che in questa categoria sono fondamentali. Inoltre ho una rosa con tante alternative e se qualcuno mostra segnali di stanchezza ho l’opportunità di sostituirlo con un altro alla sua altezza”. Vincere con i ciociari rilancia le ambizioni di vertice della Salernitana: “Conquistare questi tre punti –ammette Perrone- significa riproporci per la promozione diretta, perdere invece ci avrebbe ridimensionati. Sappiamo che il campionato è lungo ma ora siamo di nuovo in gioco, ma dobbiamo subito prepararci al meglio alla prossima battaglia di Pisa”. La gara dell’Arena Garibaldi già stuzzica la fantasia dei tifosi granata: “Dobbiamo fare risultati importanti anche fuori casa con le dirette concorrenti. Andiamo a Pisa –prosegue il tecnico- a giocarcela, spero con la stessa intensità ed attenzione. Il modulo? Il 4-4-2 ci ha dato buone garanzie, ma potrei anche cambiare non è detto. L’importante è l’atteggiamento dei ragazzi. Mi riferisco alla voglia di lottare e di aiutare il compagno, di sacrificarsi”. Infine Perrone ha una doppia menzione da fare, una per Mendicino, l’altra per Montervino: “Il terreno di gioco mi ha fatto scegliere un calciatore che difende bene la palla come Mendicino, sono contento per la prestazione coronata dal gol. Ha sbagliato un gol, ma non gli si può dire niente perché la palla gli è rimbalzata male. Ha consumato tantissime energie e ci ha creduto fino alla fine. Non ha mollato e si è subito riscattato realizzando uno splendido gol E’ stato bravo. Montervino? E’ stato veramente fenomenale, grande fisicità e qualità. E’ stato –afferma Perrone- il nostro capitano”. Infine un cenno a Mounard e Ginestra. I due veterani non si sono nemmeno alzati dalla panchina per scaldarsi. Perrone motiva così la sua scelta di tenerli in naftalina: “Non era il campo adatto a Ginestra e poi ho notato che Mendicino e Guazzo stavano scambiando bene. Per quanto riguarda Mounard, non è un esterno per me, a differenza di Ricci e Gustavo -conclude Perrone- che a mio avviso interpretano meglio il ruolo».
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