Il mezzo passo falso della scorsa settimana, all’Arechi con l’Arzanese, non preoccupa più di tanto Carlo?Perrone (nella foto) alla vigilia della trasferta di Foligno. L’allenatore granata, ancora a caccia del record di Sonzogni di 22 risultati utili consecutivi, è molto sereno: «Ho rivisto la partita di domenica scorsa in dvd -ha spiegato- per capire se le mie sensazioni a caldo fossero le stesse. Devo dire che invece sono rimasto contento perchè la squadra ha lottato, costruito e corso per tutta la partita. In pratica ci è mancato solo il gol, ma per la legge dei grandi numeri prima o poi la vittoria doveva non arrivare». Quindi per il trainer granata non c’è nessun campanello d’allarme, nè dal punto di vista tattico nè soprattutto da quello atletico: «Oltre alla gara con l’Arzanese, anche in settimana il gruppo ha dimostrato di avere una condizione fisica ottima e di essere molto concentrato». In ottica formazione, paradossalmente, Perrone sembra avere meno dubbi del solito: «Credo che continueremo a giocare con la difesa a quattro -ha affermato l’allenatore- anche nell’ultima settimana di lavoro ho provato questa soluzione. Mancherà Guazzo che non ha un alter ego in rosa, ma abbiamo tante altre soluzioni». Accanto a Ginestra, pienamente recuperato, ci sarà Gustavo: «Potrebbe essere, con il brasiliano a svariare e Ciro più presente in area di rigore». Oltre al Cobra, il tecnico ha recuperato in extremis anche Manuel Mancini: «Entrambi hanno accusato un risentimento dovuto al campo pesante. Si sono mossi bene e saranno della partita. Mancini tra l’altro è un giocatore che se sta fermo qualche giorno, paradossalmente, la domenica può giocare tranquillamente. Il riposo gli giova». In difesa, se dovesse davvero essere confermata la linea a quattro, ci sarà un ballottaggio tra Tuia e il rientrante Rinaldi: «Sì, è vero. Ma c’è anche Chirieletti che ha recuperato e potrebbe rappresentare una valida soluzione. Magari non ha i novanta minuti nelle gambe, ma è a disposizione». Inevitabile un cenno al caso Montervino: «Resto dell’idea che Francesco doveva essere assolto, ma se avessero deciso in tal senso avrebbe significato che qualcuno aveva sbagliato. Tra l’altro in questi giorni ho visto esultanze provocatorie sotto le curve avversarie da parte di tanti calciatori, ma siamo stati puniti severamente soltanto noi». Infine il mercato: «La rosa andava già bene così, volevamo solo mandare a giocare alcuni calciatori per valutarli meglio. L’ha fatto solo Silvestri, dispiace dover mandare sette giocatori a settimana in tribuna, ma io sono colui che fa le scelte e quindi -ha concluso Perrone- non posso fare altrimenti».
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