Per i calciatori ci sarà una tomba a Salerno. Un presidente non dovrebbe mai pronunciarlo. Parlano i tifosi - Le Cronache
Salernitana

Per i calciatori ci sarà una tomba a Salerno. Un presidente non dovrebbe mai pronunciarlo. Parlano i tifosi

Per i calciatori ci sarà una tomba a Salerno. Un presidente non dovrebbe mai pronunciarlo. Parlano i tifosi

Un’ora di conferenza stampa in remoto, primi venti minuti di puntualizzazioni per poi sottoporsi al fuoco di fila delle domande dei giornalisti sul momento difficile che sta attraversando la Salernitana ultima in classifica in serie A, otto punti solo su quindici gare fin qui disputate, contestazione di gran parte della tifoseria granata al suo indirizzo al termine della brutta prestazione offerta contro il Bologna.
Tanti gli striscioni comparsi in città fin da domenica sera contro il presidente Danilo Iervolino, apparso stanco ed anche arrabbiato, per questa frattura che sembra, al momento, insanabile da parte di una tifoseria certamente delusa per queste ultime prestazioni.
Uno dei più scettici sul momento attuale è certamente il presidente del Salerno club 2010 Salvatore Orilia, tifoso storico granata: Dice Orilia.< Il presidente si poteva anche risparmiare questa conferenza visto che le contestazioni che ci sono state sono alla base soprattutto dei risultati negativi fin qui maturati. Vedere la nostra squadra ultima in classifica non ci rende certamente felici. Ho ascoltato quello che ha detto ma ci sono davvero tante incongruenze nelle sue parole. Parla di una squadra con ben dieci nazionali nelle sue fila. Ma chi sono e soprattutto dove sono? Si sofferma sul fatto che questa è la stessa squadra della scorsa stagione che fece 42 punti salvandosi ma che purtroppo non si sa bene perchè non sta facendo lo stesso percorso della scorsa stagione. Si deve dare una spiegazione confrontandosi soprattutto con il direttore sportivo che certamente non è stato in grado di portare in granata calciatori di qualità. Anche sulle cessioni dei vari Sepe, Bonazzoli, Mamadou Coulibaly, delle quali non ha parlato, ci sarebbe tanto da dire visto che questi calciatori praticamente sono a carico della Salernitana pur militando attualmente in altre squadre. Insomma con una campagna acquisti – cessioni sbagliata non potevamo certo pensare di arrivare nella parte sinistra della classifica come lo stesso Iervolino ci aveva detto al termine dello scorso campionato >.
Ancora più critico nei confronti della società Antonio Carmando..
L’avvocato Orlando Caponigro, è un tifoso, invece, fuori dal coro dei contestatori e si schiera con la società. Dice subito:Il presidente Iervolino oggettivamente ha ragione. Ha conservato la stessa squadra dell’anno scorso, che si era salvata bene, l’ha anche migliorata. Purtroppo qualcosa non ha funzionato. Sono tutti responsabili solo i calciatori. Ma come: erano forti ed ora sono brocchi? Noi tifosi dobbiamo contestare loro e non il presidente che ha detto anche cose sensate sulle ultime quattro partite ancora da giocare per il girone di andata e sulla campagna di rafforzamento di gennaio che va inquadrata su quanti punti avrai in classifica. Lui ci crede, ha detto, nella salvezza come due anni fa. Anche io, forse, e mi chiedo anche come mai non ci sono imprenditori salernitani in grado di prendersi la squadra? Dunque ringraziamo ancora Iervolino che tre anni fa ci ha salvato ancora una volta dal fallimento>
Per l’ex sindaco di Salerno e gra de tifoso Aniello Salzano che proprio ieri festeggiava il suo onomastico (auguri ancora) la conferenza stampa di Iervolino non ha detto nulla di nuovo: <Si era creata una attesa per le novità che molti si aspettavano ma che non ci sono state. Nuovo mister, nuovo diesse, il nome di un direttore generale. Niente di tutto questo. Obiettivamente cose trite e ritrite come la solita tirata di orecchie ai giornalisti che non aiutano la società ed i calciatori che creano un clima ostile. Una frecciata anche ai tifosi maleducati per le frasi ingiuriose nei suoi confronti. Il presidente non immaginava che nel calcio si potesse finire improvvisamente dagli altari alla polvere. Pensava che i risultati negativi mai avrebbero potuto influenzare emotivamente i tifosi fino a rivoltarsi contro chi in definitiva aveva risollevato la Salernitana dall’incubo della sua scomparsa. Chi come me nel calcio ci bazzica da una vita aveva capito che il campionato era nato male: campagna estiva pessima, ritiro fatto senza l’arrivo di calciatori esperti. Il presidente si accolla ora tutte le responsabilità e gli torna in onore. Però corra anche ai ripari perchè è ancora in tempo a salvare la Salernitana e il suo orgoglio di uomo di successo..L’ex senatore Andrea De Simone, grande tifoso della Salernitana, sulla difficile situazione attuale, sulla conferenza stampa di Danilo Iervolino di ieri aggiunge <Amareggiato per la posizione in classifica e per la prestazione della squadra, preoccupato per le prossime gare difficili ed impegnative, deluso per reazioni inopportune in un momento particolarmente difficile e delicato. Manca ancora molto alla fine del campionato e dunque proprio ora si richiedono comportamenti maturi, responsabili, rasserenanti. Per altre situazioni si usa dire che sarebbero necessari ponti non muri. Io non partecipo alla gara in atto per aggiungere mattoni al muro. Sono troppo interessato alla Salernitana in serie A e non mi rassegno all’idea che non ci sia più niente da fare. Se dovesse retrocedere, spero di no, continuerei ad andare al campo, con biglietto o abbonamento come faccio da oltre mezzo secolo. Ma basta gioco allo sfascio dentro e fuori dal campo. Servono gioco e giocatori per avere risultati invece. Il resto? E’ tutto di passaggio. Le società gestiscono temporaneamente la Salernitana. I calciatori indossano per pochi anni la maglia granata. Psr chi passa e va via si tratta di un patrimonio fatto di bilanci, di ingaggi, di numeri. Per noi la Salernitana è un patrimonio di emozioni, identità, appartenenza. E non dimentichiamo mai che a Salerno l’unico Santo che fa miracoli è l’evangelista Matteo. Nel calcio, nell’economia e nella politica a Salerno nessuno fa miracoli.Diversamente non saremo tra gli ultimi anche per qualità della vita. Io sono e resto devoto solo a San Matteo. Sono e resto tifoso di 11 ragazzi che scendono in campo e sudano la maglia granata.
IL CLUB SALERNO 2010
INCONTRA
MONS BELLANDI
il Presidente del Salerno Club 2010 , Salvatore Orilia, unitamente ai soci Gennatiempo, Criscuolo, Giliberti e Borsa ed a una delegazione della Fissc, ha incontrato il Vescovo di Salerno Mons .Bellandi presso la Curia cittadina
Piacevole e sentita chiacchierata con Sua Eccellenza dialogando sul Momento delicato della Salernitana, sul valore aggregante del calcio e sul significato del Natale per tutti i fedeli
Il sodalizio di vi Cacciatore ha donato una scultura in pietra raffigurante il cavalluccio marino, mentre i rappresentanti della Fissc ha regalato il gagliardetto ed un portachiavi della Federazione