di Andrea Pellegrino
Ad inizio settimana prossima è in programma il vertice verità del Partito democratico. E la riunione si terrà direttamente a Roma tra tutti i capicorrente ed i vertici di via del Nazareno, con Lorenzo Guerini in testa ma non si esclude anche la presenza di Matteo Renzi che vorrebbe sciogliere il nodo della Campania. La data del primo febbraio, scelta per le primarie, si avvicina inesorabilmente ed una decisione entro la prossima settimana dovrà giungere obbligatoriamente, anche per far sciogliere la riserva ai centristi di Ncd ed Udc che attendono ancora di conoscere il futuro candidato del Partito democratico prima di stringere eventuali patti con la sinistra e scaricare, dunque, Caldoro. Da Napoli le notizie sono sempre più confuse. La segreteria “allargata” agli alleati avrebbe incassato solo l’ennesimo flop, con i partiti satellite pronti a sganciarsi dal progetto Pd. Già in uscita c’è Sel che sosterebbe la linea de Magistris ma a quanto pare anche l’Idv ci starebbe pensando su. L’unico che resisterebbe è il Psi che in campo mette il deputato Marco Di Lello, inizialmente indicato come possibile candidato unico. Tra i due forni resta Assunta Tartaglione, stretta tra i candidati delle primarie (Cozzolino e De Luca) che vogliono che si rispetti l’appuntamento del primo febbraio e Roma che cerca di superare i candidati in campo, ed in particolare Vincenzo De Luca, che nei giorni scorsi avrebbe più volte tentato di contattare, invano, Lorenzo Guerini. Ieri l’annuncio da parte del sindaco di Salerno riguardo le sue vicende giudiziarie. «Se sarò condannato mi farò da parte». Secondo il calendario, infatti, il 21 gennaio potrebbe esserci il primo verdetto: quello riguardante la vicenda Termovalorizzatore. In questo caso, sulla posizione di Vincenzo De Luca pesa una richiesta di condanna da parte del pm a tre anni per peculato. Il giorno successivo, poi, in sede civile riprenderà il processo sulla decadenza. Ed ancora ad inizio febbraio si celebrerà una nuova udienza sul Crescent. Andrea Cozzolino, invece, dalla sua vuol mostrare i muscoli e per il 16 gennaio al Palapartenope ha organizzato una convention proprio in vista dell’appuntamento del primo febbraio. Il tutto mentre Roma tratta sul nome che possa spazzarli via entrambi dal campo delle Regionali. In tal senso pare che nelle ultime ore siano risalite le quotazioni di Enzo Amendola, seppur restino in campo i nomi di Gennaro Migliore e di Umberto Ranieri. L’ala Fonderia (Picierno e Nicodemo) spingerebbe ancora sull’ex Sel che sarebbe ben visto anche da Matteo Renzi ma non dai popolari. Enzo Amendola, invece potrebbe accontentare diverse anime. Mario Casillo, attualmente principale sponsor di Vincenzo De Luca, avrebbe già chiarito la sua posizione: «Le primarie proseguono ma se dovesse arrivare il nome unico da Roma risponderò sì». Altro dato che fa presagire ad un annullamento dell’appuntamento del primo febbraio è l’assenza di organizzazione. A Napoli pare che la macchina organizzativa sia ancora ferma mentre a Salerno pare siano numerosi i ricorsi già presentati contro l’attuale posizionamento dei seggi immaginato dalla segreteria provinciale di Nicola Landolfi.