Pd: «Nessuna lista D’Anna». I forzisti litigano al Senato - Le Cronache
Attualità

Pd: «Nessuna lista D’Anna». I forzisti litigano al Senato

Pd: «Nessuna lista D’Anna». I forzisti litigano al Senato

di Andrea Pellegrino

Non ci sarà nessuna lista D’Anna e non ci sarà nessun esponente del centrodestra. Rompono i piani di Vincenzo De Luca, la segretaria regionale del Pd Assunta Tartaglione e il coordinatore della segreteria Gino Cimmino. Il messaggio è chiaro: il Pd non si allea con i cosentiniani. Ma non solo. Cimmino va oltre: «Non c’è nessun caso, perché non c’è nessun accordo con esponenti del centrodestra. Quindi non ci saranno D’Anna o altri politici che hanno sostenuto Caldoro negli anni precedenti». «E’ assurdo – aggiunge Cimmino – che il Pd venga accusato di trasformismo, quando poi cinque anni fa Stefano Caldoro “imbarcò” nella sua coalizione esponenti come Sommese o Sandra Lonardo che avevano amministrato e governato con Bassolino, quindi con il centrosinistra. Ma al di là di questa considerazione – dice ancora l’esponente democrat – non ci sarà nessun pericolo: politici che sono stati o che sono con il centrodestra non troveranno spazio all’interno della coalizione del centrosinistra». Sulla stessa linea Assunta Tartaglione che dice: «Il dibattito che stiamo conducendo all’interno del partito per la composizione delle liste e della coalizione intende sottolineare la netta differenza con il passato di questa Regione. Inoltre il nostro programma di governo rappresenta una ferma rottura con le politiche irresponsabili della destra». Ma nonostante tutto pare che il senatore D’Anna sia intenzionato a portare il suo progetto a termine. E per lunedì la sua “Campania civica” dovrebbe essere anche presentata. Con lui ci sono esponenti del centrodestra, ed in particolare, al di là dell’uscente Carlo Aveta, dovrebbero trovare spazio gli esclusi delle liste caldoriane. Ma a quanto pare, al di là dei patti con Vincenzo De Luca, la lista di D’Anna pare, salvo colpi di scena, sia destinata a non superare la barriera democrat napoletana. D’altronde dall’annuncio del senatore Gal, ex cosentiniano, oggi fittiano, il Pd campano sarebbe finito nuovamente sotto attacco.

LO SCONTRO AL SENATO

Ma che D’Anna faccia sul serio è noto a tutti. Tant’è che ieri pomeriggio la campagna elettorale per la Regione Campania è entrata prepotentemente a Palazzo Madama. Si racconta di scintille tra senatori forzisti, ed in particolare tra i supporters di Caldoro e quelli di Vincenzo De Luca. Luogo dello scontro sarebbe stata la sala fumatori del Senato. Secondo quanto raccontano alcuni dei protagonisti del botta e risposta, lo scontro ha riguardato tre senatori: Ciro Falanga (FI), Vincenzo D’Anna (Gal) e Domenico De Siano (FI). I primi due, entrambi fittiani, tifano uno per Caldoro e l’altro per De Luca. D’Anna, secondo quanto racconta chi ha assistito al “match”, non avrebbe gradito troppo la presa di distanza di Falanga, avvenuta con una nota, dal comunicato di qualche giorno prima in cui il senatore di Gal annunciava il sostegno a De Luca da parte dei fittiani. «Io sono fittiano – aveva osservato Falanga – ma sostengo Caldoro». Lasciando D’Anna in una posizione definita “isolata”. Così ieri quando i due si sono incontrati nella sala fumatori, sarebbe nato il diverbio. A Falanga che, parlando al telefono, lo aveva salutato mandandogli un bacio con la punta delle dita, quest’ultimo avrebbe risposto con una serie di dure frasi in napoletano stretto. A dividere i due sarebbe arrivato un altro forzista campano, De Siano (tra l’altro coordinatore regionale del partito azzurro), ma D’Anna avrebbe avuto parole dure anche per lui. Mentre Falanga si allontanava dal salottino. Ma qui le versioni divergono. Secondo quanto riferiscono alcuni dei presenti, D’Anna avrebbe detto che sarebbe andato a parlare con il pm Woodcock di alcuni fatti di sua conoscenza. Secondo quanto riferisce lo stesso D’Anna, invece, lui avrebbe solo “invitato De Siano ad andare dal magistrato a dire tutto quello che sapeva sull’inchiesta di Ischia”. I presenti parlano anche di “strattonamenti” e di “intervento dei commessi” per calmare gli animi. Mentre il senatore di Gal minimizza: «Niente rissa! Abbiamo solo parlato. E non ho avuto uno scontro con Falanga, l’ho solo invitato ad andare via… E poi quel tipo di frase che le hanno raccontato è un linguaggio che non mi appartiene. In più sono pure caduto e mi hanno dovuto aiutare a rialzarmi…». Ma sul caso Campania pare sia lo stesso Fitto a prendere le distanze dal senatore D’Anna. L’ex governatore della Puglia, infatti, assicurano i suoi, non appoggerà mai un candidato di sinistra e se proprio la situazione politica dovesse precipitare all’interno di Forza Italia, in caso di rottura con Silvio Berlusconi, si ipotizzerebbe una lista autonoma senza alcun apparentamento con il Pd. Tradotto: di fronte alle epurazioni non si escludono liste di disturbo ma nessuna intesa con i Dem. L’ex ministro pugliese, dunque, continuerà la sua battaglia per il rinnovamento del partito e contro le esclusioni dalle liste regionali non si trasformerà in accordi certo con Matteo Renzi. Tant’è che tutti i parlamentari campani vicini all’area Fitto (Ciro Falanga, Antonio Milo, Giuseppina Castiello ed Eva Longo, tutti ex cosentiniani), assicurano fonti azzurre, sono pronti a sostenere il governatore uscente Stefano Caldoro.