di Andrea Pellegrino
E se De Mita approdasse nel Pd? La domanda corre nei corridoi del Palazzo di Città e degli ambienti politici più vicini a Vincenzo De Luca. Il leader di Nusco nel Partito democratico, con un pattuglia di consiglieri regionali (Cobellis tra tutti), di deputati ed amministratori locali, con il placet di Matteo Renzi, potrebbe essere un bel problema politico per i piddini salernitani. De Mita senior nel Partito democratico, o comunque vicino alle posizioni di Matteo Renzi, significherebbe Alfonso Andria in provincia di Salerno e nella stessa città capoluogo. Il legame tra l’ex senatore e l’ex presidente del Consiglio dei Ministri è indiscusso e pressoché forte come un tempo. La presenza di De Mita nello stesso partito di Andria altro non farebbe che rafforzarlo a tal punto che per l’ex presidente della Provincia di Salerno, oltre a ritornare all’europarlamento potrebbe immaginare anche di ritentare la candidatura alla carica di sindaco della città di Salerno. Ancora, De Mita nell’area di sinistra, farebbe convergere verso di lui tutti i suoi vecchi estimatori ora dispersi in vari movimenti e partiti. E chissà potrebbe ritrovarsi nuovamente anche il già Rettore Raimondo Pasquino, attuale commissario del Cstp (noncè presidente del consiglio comunale di Napoli), in rotta con l’Udc per la mancata candidatura al Senato. Dunque a Salerno e provincia gli scenari politici potrebbero cambiare sostanzialmente anche a partire dalla corsa per la carica di Governatore. A Palazzo Santa Lucia, infatti, Ciriaco ed anche Giuseppe (che ne è stato vicepresidente), hanno il loro buon peso politico, soprattutto in determinati ambienti e settori chiave dell’amministrazione regionale. Insomma la partita sarà ancora più complicata per De Luca che già allo stato deve superare non pochi ostacoli interni ad un Pd non ancora «allargato». La situazione Udc, dunque, preoccupa i vertici (più marcatamente di sinistra) del Pd che negli ultimi giorni stanno seguendo con attenzione l’evolversi della situazione, consapevoli delle conseguenze politiche che potrebbero abbattersi su Salerno e provincia. La prima linea ufficiale potrebbe emergere venerdì, quando è in programma presso la sala Tiempo del Centro direzionale di Napoli un’assemblea, presieduta da Lorenzo Cesa ma che vede tra i relatori Ciriaco De Mita, l’europarlamentare Giuseppe Gargani, il deputato Giuseppe De Mita, il senatore Antonio De Poli, l’assessore regionale Pasquale Sommese ed i consiglieri regionali dell’Unione di Centro, tra cui il salernitano Luigi Cobellis. Da qui potrebbe uscire fuori la nuova strategia che sarà messa poi in campo durante i lavori del congresso nazionale dell’Udc in programma dal 21 al 23 febbraio a Roma.