Il dato è uno solo: bisognerà attendere l’asta per la vendita del prossimo 3 giugno. Giornata di confronto, quella di ieri, tra i protagonisti della vicenda del pastificio Antonio Amato di Salerno. Un incontro presso lo stabilimento di via Tiberio Claudio Felice tra le organizzazioni sindacali di categoria e il rappresentante dell’affittuaria, Dicado srl, Giuseppe Di Martino, per fare il punto della situazione. Un trend aziendale positivo quello emerso dalle parole di Di Martino ai sindacati che lascia ben sperare. I sindacati, prima del passo dell’acquisto, puntano soprattutto ad un coinvolgimento della Dicado circa la richiesta alla Regione Campania della cig in deroga; coinvolgimento per il quale l’attuale proprietà ha dato la propria disponibilità al fine di trovare altri ammortizzatori sociali rispetto alla procedura di licenziamento collettivo avviata per legge. L’obiettivo è quello di ottenere la cig in deroga a scadenza di quella straordinaria: una scadenza prevista per il prossimo 16 maggio.
Per quanto concerne il futuro dell’azienda stessa «non abbiamo avuto certezze in questo senso – afferma il segretario provinciale della Uila Uil,Ciro Marino a margine del confronto – Di Martino non ci ha detto chiaramente che vuole acquistare il pastificio a giugno, ma abbiamo numerosi elementi che ci lasciano pensare e sperare che si vada avanti. Sperare perché noi vogliamo un imprenditore serio e vorremmo un imprenditore della pasta alla guida di quest’azienda e perché vorremmo che il pastificio Amato continui a stare sul mercato con il suo marchio storico perché per Salerno è un valore aggiunto».
Intanto, la ripresa della pasta Antonio Amato prosegue con la vendita che va avanti in particolar modo in Calabria e con il marchio e la pasta finiti sui mercati libanesi. Circostanze, queste, che afferma ancora Marino «lasciano ben sperare sul fatto che ci sia un piano per portare avanti un investimento che ha già compiuto un anno».
12 aprile 2013