PAGANI. “A seguito dell’incontro svoltosi il 16 dicembre presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali durante il quale si è preso atto che, a seguito della circolare Inps del 2 dicembre 2015, è stato eliminato il contributo di solidarietà in capo alla curatela fallimentare, ora i problemi da affrontare – scrive il Consigliere Gambino- sono l’onere eccessivo del fitto aziendale per i locali in cui è allocato il sito produttivo e la revoca del contratto di produzione dei contatori da parte di Enel Spa. Tralasciando il problema del fitto che deve essere affrontato dalle parti in causa in sede locale, appare evidente che il problema della revoca del contratto di produzione dei contatori richieda un impegno più pregnante e partecipativo del Ministero del Lavoro e della Regione Campania finalizzato a chiedere ad ENEL SPA di rispettare i contratti in essere e di supportare, anche con altri affidamenti di forniture, gli sforzi che si stanno mettendo in atto per caratterizzare il sito produttivo di Pagani come suscettibile di concreto interesse da parte di imprenditori seri e economicamente adeguati a rilevare questo ramo di azienda. In tal senso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha dichiarato la più ampia disponibilità a lavorare in sinergia con le istituzioni territoriali, con la curatela e le parti sociali per fornire agli imprenditori interessati le condizioni ambientali favorevoli e tutti gli strumenti a supporto disponibili per assicurare la continuità delle attività e la salvaguardia dei livelli occupazionali, essendo chiaro che la tutela dell’occupazione costituisce titolo preferenziale per l’acquisizione del ramo d’azienda. E’ per questo che ritengo necessario, nonché istituzionalmente fattibile, un intervento concreto dell’Assessorato al Lavoro e dell’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Campania a supporto dell’azione della curatela fallimentare che è fortemente impegnata per convincere Enel Spa a recedere dagli intenti dissolutori dei contratti in essere e a ripristinare le forniture già stabilite nonché a potenziarne quantitativamente l’efficacia. Si tratta di effettuare un ultimo sforzo istituzionale per concretizzare definitivamente un quadro di iniziative serie e possibili capace di creare quelle condizioni di appetibilità del ramo d’azienda la cui assenza evidente, ad oggi, ha reso fievoli e titubanti le manifestazioni d’interesse pervenute”
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