Pagani. Sesso e droga, tutto da rifare in Appello - Le Cronache Provincia
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Pagani. Sesso e droga, tutto da rifare in Appello

Pagani. Sesso e droga, tutto da rifare in Appello

Pagani. Due nuovi processi per altrettanti imputati che ritornano in Appello nell’ambito dell’inchiesta, poi sfociata in giudizio, che riguardava sesso e droga sotto le direttive di Catello Pepe, alias Zi Catello. E’ quanto deciso dalla Corte di Cassazione che per 4 imputati aveva confermato la sentenza d’appello dello scorso inverno. Condanne che vanno dai 6 agli 11 anni di reclusione. Annullati 12 anni per un nuovo giudizio. Il blitz è quello del 2022. Sesso e stupefacenti avevano caratterizzato l’indagine sul traffico di droga a Pagani, con i clienti attirati dalle ragazze che si muovevano sul doppio binario dello spaccio ma anche della prostituzione. Dalle intercettazioni era emerso le richieste dei giovani, pronti a pagare per le dosi e le prestazioni sessuali Il tutto secondo la pubblica accusa sotto la supervisione di Catello Pepe alias zì Catello. Lui era ritenuto a capo del sodalizio, si occupava della rivendita di droga sul territorio di Pagani, con le contrattazioni e gli accordi per le cessioni, prendendo appuntamenti per le consegne, come avveniva per uno dei suoi pusher che in in un caso si occupava della cessione delle dosi nel “turno notturno”, continuato anche in pieno lockdown durante la prima fase dell’emergenza Covid. L’indagine del pubblico ministero della Dda di Salerno, Elena Guarino , inoltre, aveva approfondito l’esistenza di tali rapporti individuando i singoli capi d’accusa e contestando i reati di spaccio e associazione anche per una delle donne coinvolte che avrebbe gestito e organizzato la “piazza” all’interno della casa di prostituzione, con prestazioni sessuali e cessioni di dosi di droga, con la partecipazione di altre quattro ragazze a offrire prestazioni sessuali e a spacciare. Con le 4 condanne per poco più di 40 anni complessivi che sono diventate definitive con decisione della Corte di Cassazione, altri due imputati hanno visto il ricorso accolto per un nuovo processo in Appello a Napoli.