PAGANI. «Censire i portatori? Difficile, per non dire impossibile». E’ la voce comune, unanime, dei rappresentanti di associazioni, confraternite e congregazioni religiose che da sempre seguono il Cristo e la Madonna Addolorata nella processione del Venerdì Santo. L’idea che sarebbe giunta dalla diocesi di Nocera-Sarno è quella di effettuare un censimento per sapere chi porterà la statua del Gesù morto e della Madonna Addolorata nella processione storica del Venerdì Santo, in tutto l’Agro. Ma chi ben conosce la realtà territoriale ne è certo: se la richiesta diventa ufficiale difficilmente si riuscirà ad espletare il compito di “censori”. Questo perché il giorno della processione avviene un vero e proprio “scippo popolare” della statua dell’Addolorata. I fedeli entrano in chiesa, si organizzano e portano in processione la Madonna. Poi lungo il percorso, chi per devozione, chi per grazia ricevuta si accoda e in men che non si dica, diventa “portatore”. Un’ipotesi, questa, che è giunta a pochi giorni dall’inizio della Settimana Santa, quando fervono i preparativi per la processione più lunga e attesa da tutti i fedeli. A Pagani partire dalle 17 circa tutti in piazza Corpo di Cristo per accompagnare il corpo di Gesù nel lungo esequie dopo la sua morte in croce. I preparativi fervono, ma quest’anno qualcosa appunto potrebbe cambiare. Pare che la diocesi dell’Agro voglia conoscere in anticipo chi porterà le due statue. Nomi e cognomi, insomma, con tanto di foglio di adesione e documento di riconoscimento. I rumors indicano che la possibile scelta del pastore diocesano sia venuta fuori a seguito delle polemiche dello scorso anno circa eventuali inchini che le statue abbiano fatto davanti alle abitazioni dei boss. Inchini sui quali si scatenò un vero e proprio polverone e che fecero registrare, già la sera della processione, tensioni e litigi tra i portatori. Nel mirino il tratto che da piazza Cappella va per via Amendola, dove abita Antonio Petrosino D’Auria. I portatori, secondo le testimonianze di molti, pare si siano fermati davanti al portone con entrambe le statue. La vicenda fece ovviamente scalpore ma suscitò anche le reazioni di chi portava le due statue stesse: «Il Gesù Morto e la Madonna Addolorata – hanno detto alcuni – si muovono a ritmo di 100 passi tra una sosta e l’altra perché le statue sono molto pesanti. Ci fermiamo in corrispondenza di molti portoni, giù alla cappella così come in altre zone cittadine, ma non c’è niente di preparato. Se i luoghi e le case rientrano nei punti di sosta non è certo colpa nostra». Il tragitto, insomma, sembrerebbe far pensare ad una vera e propria casualità soprattutto in corrispondenza di piazza Cappella. Lì, infatti, le due statue vengono accolte dal parroco della Chiesa della Madonna delle Grazie e dai fedeli per un momento di preghiera. Quando riprendono, ironia della sorte, i successivi cento passi vedono la nuova sosta proprio in prossimità del portone di via Amendola. Ma c’è di più: i portatori si fermano anche quando ci sono persone che vogliono donare fiori alle statue. «Parliamoci chiaro – ha detto un altro –: se vediamo una persona anziana che vuole donare dei fiori o chi ci chiede una sosta per una persona magari ammalata che vede le statue dalla propria finestra non ce la sentiamo di fare orecchie da mercante. Se succede qualcosa nell’anno successivo, se la persona che chiede magari muore o entra in uno stato di coma o altro… perché dobbiamo avere rimorsi di coscienza?».Staremo a vedere, cosa succederà quest’anno.