Si terrà sabato 21 settembre la XXI edizione del Premio Internazionale Joe Petrosino, organizzato dall’omonima Fondazione con il patrocinio del Comune di Padula, nella suggestiva Certosa di San Lorenzo, costruita nel XIV secolo e dal 1998 inserita nella lista dei beni patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco. Il programma della giornata avrà inizio alle ore 9.30 presso la Sala del Refettorio della certosa di San Lorenzo dove si svolgerà la cerimonia di assegnazione dei Premi conferiti a persone, enti e associazioni che si sono distinte nella lotta al crimine organizzato. L’evento sarà moderato dal giornalista Paolo De Chiara ed interverranno, tra gli altri, il presidente della “Associazione Internazionale Joe Petrosino” Pasquale Chirichella, la sindaca di Padula Michela Cimino e Nino Melito, pronipote dell’eroe padulese.
Come ogni anno, i premiati saranno distinti per categoria. Per la categoria magistrati saranno premiati Maria Francesca Mariano, Giudice per le Indagini preliminari, e Carmen Ruggiero, Pubblico Ministero antimafia presso la Procura di Lecce. Entrambe vivono sotto scorta essendo state più volte destinatarie di minacce da parte della Sacra Corona Unita. Per la categoria testimoni di giustizia saranno premiati i coniugi Antonino Candela e Francesca Inga. Per la società civile, il riconoscimento sarà attribuito a Don Antonio Coluccia, il “prete antispaccio” che anno dopo anno è diventato un simbolo della lotta alla criminalità: da Specchia, nel Salento, a Pianura in Campania dove ha sollevato un intero paese contro la camorra, fino a Roma; a Grottarossa, dove ha fondato la casa di accoglienza Opera Don Giustino, e a San Basilio, dove ha inaugurato una palestra sociale di boxe dove «prendere a pugni» la malavita con l’obiettivo di offrire un’alternativa di vita ai giovani del quartiere. Per la categoria forze dell’ordine sarà premiato il luogotenente con carica speciale Francesco Rosario Farina. Attestati di benemerenza saranno assegnati al Sottotenente Sebastiano D’Amora, comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Sala Consilina, ed al Capitano Martino Galgano, comandante del nucleo operativo radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina.
Il personaggio Giuseppe (detto Joe) Petrosino nacque a Padula nel 1860. Emigrato negli Stati Uniti con il padre Prospero, che era sarto, la madre, due sorelle e tre fratelli, fu il primo italiano ad indossare la divisa di agente della Polizia di New York. Lavorò al servizio investigativo e nel 1895 il Presidente Roosevelt in persona lo nominò Sergente. Nel 1905, fu promosso al grado di Tenente e gli venne affidato il comando dell’Italian Branh, una squadra di poliziotti italiani specializzata contro la Mano Nera, organizzazione a carattere mafioso dedita alle estorsioni all’interno delle comunità italiane e con ramificazioni in Sicilia. Pioniere e simbolo della lotta al crimine organizzato, fu assassinato a Palermo nel 1909 dopo una fuga di notizie. Appresa la notizia, il console americano a Palermo telegrafa al suo governo: ‹‹Petrosino ucciso a revolverate nel centro della città questa sera. Gli assassini sconosciuti. Muore un martire.›› Vito L