Se si dovesse citare una criticità su tutte quelle che affliggono la Campania ci sarebbe senza dubbio la sanità. L’intero comparto è colpito da situazioni di mancanza di personale a causa di vari fattori tra cui la migrazione verso nord dei giovani che vogliono intraprendere la professione sanitaria, maggiori tutele nell’ambito privato, penuria di capitale umano dovuta anche al numero chiuso nelle università. Stato delle cose particolarmente preoccupante si è concretizzato ormai da tempo all’ospedale “Luigi Curto” di Polla.
Ad intervenire è ancora una volta la Cisl. I rappresentati della Funzione Pubblica della Cisl del Vallo di Diano si fanno portavoce di una frustrazione e crescente preoccupazione, che monta nel personale sanitario e nei cittadini segnalando che a breve non sarà più possibile garantire i servizi di base ed assicurare i Livelli essenziali di assistenza. «La situazione sia nelle strutture sanitarie ospedaliere che distrettuali è insostenibile – scrivono dal sindacato – croniche e preannunciate carenze di dirigenti medici in tutte le unità operative, con alcuni reparti che registrano la presenza di un solo medico in organico come fisiopatologia, neurologia, urologia, pediatria, hanno portato nel periodo estivo ad una riduzione importante dei posti letto, con la difficoltà del pronto soccorso a reperire i posti letto per i pazienti da ricoverare e la conseguente dilatazione delle liste di attesa che in alcuni casi si protraggono per insostenibile mesi».
Timore della sigla è per l’imminente futuro: «Si registrano preoccupanti e imminenti sospensioni delle attività di chirurgia per il pensionamento di due dirigenti medici di cardiologia e farmacia per carenza personale che necessitano di una urgente discussione per far sì che siano garantiti i servizi indispensabili per le comunità del comprensorio e di consentire al presidio ospedaliero di Polla di mantenere la sua identità». Purtroppo non è tutto: «Si registra una forte carenza di personale infermieristico in quasi tutte le unità operative ma con una forte criticità in quelle di sala operatoria, pronto soccorso e medicina, neurologia, pediatria, ortopedia. Attualmente il personale sta sostenendo turni massacranti di dodici ore e continui salti di riposo con un utilizzo continuativo di straordinario, nonché il superamento del carico di lavoro con conseguenti rischi per il personale poiché non si rispettano i dettami delle norme sulla materia».
Sulla questione interviene il segretario provinciale della Cisl Fp Alfonso Della Porta: «per tali ragioni al fine di non compromettere l’assistenza sul territorio paventando di garantire ai cittadini un diritto alla salute solo su carta, senza un piano per colmare la carenza di Personale sarebbe una situazione inaccettabile poiché è obbligo costituzionale offrire un servizio fondamentale là dove non ci sono risorse umane sufficienti. In conclusione i delegati sindacali della Cisl Fp valdianese, chiedono un intervento urgente, con l’implemento cospicuo di personale al fine di fronteggiare e governare al meglio le fasi di assistenza, con la massima e tempestiva efficacia ed efficienza, e in primo luogo a tutela della salute degli operatori e della sicurezza dei cittadini, riservandosi di intraprendere ogni azione utile a salvaguardia dei diritti degli operatori e dei pazienti, esonerandoli fin da subito da qualsiasi responsabilità che si dovesse presentare nel corso della loro attività.
Abbiamo sollecitato sindaci e consiglieri regionali a vigilare sullo stato attuale della sanità nel comprensorio del Vallo di Diano – conclude – garantendo partecipazione e presenza su qualsiasi azione gli stessi possano ipotizzare di mettere in campo».