Ospedale di Agropoli, ora fatemi dire quello che penso - Le Cronache Provincia
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Ospedale di Agropoli, ora fatemi dire quello che penso

Ospedale di Agropoli, ora fatemi dire quello che penso

MARIO CAPO

La manifestazione di venerdì è stata bellissima e credo senza enfasi che sarà ricordata negli anni. È impressionante la partecipazione popolare che abbiamo visto. Ne sono felice, non solo per ragioni strettamente attinenti all’ospedale, ne sono felice perché ho visto un popolo determinato, autonomo, senza padrini che non si sente cliente di nessuno ma artefice del destino della propria comunità! Poteva accadere ed è accaduto! Ora che il popolo ha alzato la testa, occorre capire e vedere se le istituzioni locali, i sindaci, la alzeranno anch’essi o continueranno a stare un po’ con il popolo e un po’ con la filiera. Anzi a far finta di stare con il popolo ma a stare, nei fatti, con la filiera. Qualcuno ieri osservava: i sindaci sono qua a sfilare cosa dovrebbero fare? Ieri, in corteo, c’erano gli uomini e le donne del popolo. Per sindaci non basta una sfilata. Un sindaco è di più di un comune cittadino ed è chiamato a fare di più di un comune cittadino. Il fatto che la manifestazione sia stata promossa da Gisella, autentica guerriera passionaria del popolo e non dalla classe politica; il fatto che fra pochi giorni il Consiglio Comunale di Agropoli parlerà dell’ospedale su iniziativa dell’opposizione, dice già tanto sulla marginalità che i sindaci hanno nella vicenda sanità. Loro che dovrebbero essere la punta, le arieti, di un territorio, ne sono la coda. Cosa dovrebbero fare? Dovrebbero far esplodere la protesta sul piano istituzionale e politico. Sul piano istituzionale dovrebbero portare la protesta la Prefetto, arrivare a bloccare le loro funzioni di ufficiale di governo, consegnare simbolicamente le loro fasce tricolore. Ancor più possono fare sul piano politico. Quasi tutti i sindaci del territorio sono afferenti alla filiera che governa la Regione Campania. Tutta la materia sanitaria è di competenza regionale e fra pochi mesi si voterà per le elezioni regionali. Ciascun sindaco sarà chiamato a sostenere questo e quel candidato al consiglio regionale, candidati che siedono già oggi in consiglio. I sindaci dicano chiaro, ai vari gradini della filiera, che se entro le prossime elezioni regionali non arriverà in consiglio una proposta di modifica del piano ospedaliero che riporta Agropoli nella rete dell’emergenza urgenza, ad Agropoli e nel territorio si interromperà la filiera, perché loro non sosterranno alcun candidato. Punto! Lo faranno? Non so, non credo. So che da qui passa la differenza fra le chiacchiere e i fatti!! Il popolo ora aspetta i fatti!