RAGUSA. Loris Andrea lo avrebbe ucciso lei. Lo avrebbe prima strangolato, con le stese fascette da elettricista che gli legavano i polsi, poi lo avrebbe gettato dentro il canale di Mulino Vecchio. E’ stata fermata nella tarda serata di ieri, su disposizione della Procura di Ragusa e dopo un interrogatorio fiume durato quasi 7 ore, Veronica Panarello, mamma 25enne del bimbo scomparso e poi ritrovato morto sabato 29 novembre. Pesantissima l’accusa che pende sul capo della ragazza: aver ucciso suo figlio e aver tentato di nascondere il corpo – poi ritrovato, nello stesso pomeriggio di quella giornata dal cacciatore Orazio Fidone, fino a ieri unico indagato per l’assassinio del piccolo Loris. Omicidio aggravato e occultamento di cadavere i reati che la Procura di Ragusa contesterebbe alla mamma di Santa Croce Camerina.
Il fermo di Veronica Panarello è giunto a dieci giorni dall’avvio delle indagini: fin dal principio, gli inquirenti avevano riscontrato delle falle troppo grosse nella ricostruzione che la giovane donna ha più volte fatto di quel sabato, in questi giorni. Prima l’assenza di Loris a bordo dell’auto ripresa dalle telecamere del sistema di videosorveglianza del piccolo paese ragusano, poi le incongruenze tra le versioni dei racconti di ciò che Veronica Panarello fece quella mattina in cui il suo bimbo scomparve misteriosamente, quelle fascette di plastica da elettricista – compatibili con quella utilizzata come arma del delitto – consegnate, di sua spontanea volontà, alle maestre di Loris ed infine la sua vettura immortalata sempre dalle telecamere, a poco meno di 50 metri dalla zona di Mulino Vecchio.
Troppi elementi che hanno indotto la Procura a puntare il dito contro la donna. Sconvolto Daniele Stival, papà di Loris e dell’altro figlio della coppia – un bimbo di 4 anni – il quale, dopo essere stato prelevato insieme alla moglie per essere condotto in questura per l’interrogatorio, ha pronunciato poche parole: «Se è stata davvero lei mi cade il mondo addosso, non ci posso credere…».
Intanto, Veronica Panarello non confessa. Anzi, continua a proclamare la propria innocenza ed il suo avvocato Franco Villardita ci tiene a sottolineare che «la mia assistita è un’indagata e non è una colpevole»
Secondo fonti investigative, però, la 25enne avrebbe consumato il delitto tra le 9 e le 9.30 quando Loris, dopo non essere andato a scuola, sarebbe tornato a casa. Sarebbe stato tra le mura domestiche che il piccolo di 8 anni sarebbe stato strangolato con la fascetta da elettricista, poi legato e caricato in auto per portarlo presso Mulino Vecchio, dove lo avrebbe abbandonato nel canale mentre il bimbo ancora era ancora vivo.