Michele Ciliberti, candidato sindaco. Perché la scelta di scendere in campo in prima perona?
«Ho scelto di fare politica, di metterci la faccia, non da ora. Mi sono candidato in passato e continuo a propormi oggi perchè credo fortemente nel progetto di ammodernamento di una classe dirigente che produca risultati e non solo chiacchiere. Di fondo c’è la voglia di impegnarmi, di fare qualcosa per questa comunità sulla base dei valori in cui credo da sempre: la solidarietà, la trasparenza, la legalità, la coerenza».
Con una sola frase come definirebbe il suo programma?
«Il mio programma è concreto, niente di più e niente di meno. È costituito da un insieme di idee fattibili, alle quali ho lavorato con la mia squadra. Nessun orpello, ma tanto pragmatismo al servizio di Olevano sul Tusciano».
Cosa pensa che il suo mandato possa offrire ai giovani che vorranno cercare lavoro, investire quindi restare nel nostro paese tra 5 anni?
«Anche ai giovani offriamo proposte reali, razionali, di facile attuazione. I nostri ragazzi possono anche decidere di andarsene, ma non per costrizione. Piuttosto devono sapere che qui possono costruirsi una dignità, un’occupazione, una famiglia, un futuro. Devono essere consapevoli fin da ora che percorreremo tutte le strade possibili per dare loro delle opportunità e non delle semplici promesse».
Quale sarà il punto di forza del suo mandato? Un punto su cui impegnerà maggiormente le sue forze? Anziani, giovani, opere pubbliche.
«Non ci sarà un punto a cui mi dedicherò con maggiore forza. Ogni settore, ogni aspetto della vita, sarà oggetto del nostro sforzo. Non trascureremo l’ambiente, la sicurezza, la vivibilità. Saremo accanto alle famiglie nascenti, ma anche vicini agli anziani. Insomma, daremo tutti noi stessi per esserci in ogni contesto ed in ogni situazione, sempre».
Come pensa di vivere il rapporto con l’altro che ovviamente troverà all’opposizione nel caso la sua lista sia la vincente? Viceversa, è un compito a cui assolverai in prima persona o ad un componente della tua squadra?
«Con il consueto rispetto dei ruoli e delle posizioni. Non mi piacciono le guerre, ma preferisco i confronti. Certo non transigerò su alcuni punti, ma tenterò sempre di mediare pensando che lo sforzo della mia Amministrazione dovrà essere quello di tutelare i cittadini su tutti i fronti, senza restare ingabbiati nelle solite beghe».
Appello al voto: perché i cittadini dovrebbero scegliere lei?
«Perchè sono rimasto fedele a me stesso, perchè non ho mai barattato i miei principi, perchè considero la politica come la più nobile delle arti. In più ho voglia di fare e l’ho dimostrato in tutti questi anni di attivismo e di militanza, trascurando spesso me stesso ma mai gli impegni assunti con i cittadini. Infine, perchè sono circondato da persone serie, che non scendono a compromessi, che hanno realmente a cuore la propria città».