Ciò che si vociferava nei giorni scorsi è alla fine accaduto: il sindaco di Ogliastro Cilento ha rassegnato le dimissioni da Palazzo di Città. Paolo Astone, dunque, ha deciso di spogliarsi della fascia da primo cittadino e di lasciare le redini del comune ad un commissario prefettizio. Il commissariamento non è immediato perché dovranno passare trenta giorni dalla presentazione delle dimissioni durante i quali Astone potrebbe anche tornare sui suoi passi e ritirarle. Il mandato di Astone è durato poco più di un anno e dopo circa quattordici mesi decide di finire anticipatamente l’avventura alla guida del comune cilentano.
Sulle cause si possono fare, al momento, delle ipotesi e la più accreditata sarebbe quella di una presenza fin troppo ingombrante dell’ex sindaco Michele Apolito che fino alle dimissioni era vicesindaco. Apolito ha guidato per diversi decenni Ogliastro Cilento facendosi sostituire, quando la legge non gli permetteva più di amministrare, da un fedelissimo. Astone era tra questi, ma adesso il passo indietro mette tutto in discussione. Apolito, che già a settembre 2021 non ha potuto presentare la candidatura per le elezioni di ottobre, non potrà candidarsi nemmeno nella prossima tornata elettorale date che per essere ricandidabile è necessario che trascorrano almeno trenta mesi dalla fine del terzo mandato consecutivo. Se Astone non dovesse ritirare le dimissioni, dunque, in primavera Ogliastro Cilento sarà chiamato alle urne ed è già partito il totonomi per il nuovo sindaco. La scelta ricadrà sull’assessore e figlia di un ex sindaco Debora Longo? Forse.
E soprattutto cosa farà Astone una volta libero dal giogo di Apolito? Non è escluso che tenterà la scalata solitaria a Palazzo di Città. Tutto si deciderà nei prossimi giorni e il futuro di Ogliastro dipenderà anche dalle mosse dello stesso Paolo Astone.