Pina Ferro
“Preghiamo e facciamo silenzio il signore sa’”. E’ l’invito di don Luigi Pierri all’intera comunità di Capriglia di Pellezzano. L’invito attraverso la pagina Facebook è a corredo della notizia dei funerali del piccolo Alessandro Farina, il 12enne deceduto il 27 dicembre scorso nel reparto di Rianimazione del Ruggi. La salma del ragazzino è stata liberata nella tarda serata di ieri a conclusione dell’esame autoptico disposto dalla magistratuta alla quale si sono rivolti i genitori Tiziana e Fabio chiedendo che venga fatta chiarezza sulle cause del decesso del 12enne. L’esame macroscopico sugli organi non ha rivelato alcun segno riconducibile alle cause del decesso e per questo ora bisogna attendere l’esame istologico sui tessuti prelevati dagli organi del ragazzino dal medico legale Marianna Longo nominato dal sostituto procuratore Claudia Dalitto della Procura di Salerno. In sala autoptica erano presenti anche i medici di parte nominati dai medici indagati. Oltre ai cinque sanitari del Ruggi l’avviso di garanzia è stato notificato al pediatra di base che la madre di Alessandro aveva provato a contattare il 24 dicembre e al medico del 118 presente sull’ambulanza che ha trasportato il bimbo al pronto soccorso del Ruggi il giorno 25. nel registro degli indagati sono stati iscritti: Anna Giulia Elena De Anseris, Lucia Nazzaro, Pasquale Pisano, Maria Rosaria Bruno, Nicola Pepe, Mario Cioffi e Maria D’Alessandro. Solo quando saranno resi noti i risultati degli esami sui tessuti sarà possibile stabilire eventuali responsabilità circa il decesso del ragazzino giunto in ospedale con un tasso glicemico altissimo. La famiglia di Alessandro è difesa dall’avvocato Federico Conte. Alle 10,30 di questa mattina la salma di Alessandro giungerà nella chiesa di Santa Maria Delle Grazie a Capriglia dove alle 15 sarà celebrato il rito funebre. Dall’arrivo della salma alla celebrazione del rito funebre la chiesa rimarra aperta. In segno di lutto per la morte del 12enne il parroco ha annullato tutti gli eventi natalizi in programma nella parrocchia.
«Alessandro non è stato mai sottoposto ad esame del sangue. Vogliamo chiarezza»
«Nessun esame ematico era stato effettuato a mio figlio». Tiziana Morra, mamma del piccolo Alessandro ai microfoni di telecolore ha raccontato, insieme al fratello e zio del 12enne, tutte le varie fasi succedutesi dal momento in cui il suo bimbo ha cominciato a stare male e fino all’aggravarsi delle condizioni e poi il decesso. «Il 21 ed il 22 dicembre mio figlio ha cominciato a stare male, aveva mal di stomaco e la lingua secca e non riusciva a deglutire. Il 23 siamo andati in ospedale per vedere come mai non riusciva a deglutire. I medici del pronto soccorso hanno accompagnato il piccolo in pediatria dove è stato visitato e praticato una iniezione di cortisone e somministrato le tinset, 25 gocce. I medici hanno diagnosticato una reazione allergica. Dal controllo in ospedale è peggiorato, Ale ha cominciato a vomitare più spesso e gli occhi si erano rivolti verso l’alto e respirava con la bocca semiaperta. Noi anche a casa abbiamo continuato con la cura che ci avevano prescritto. Il 25 ci siamo accorti, a seguito di un test glicemico, suggeritoci da alcuni parenti, che il diabete era altissimo. Fino a quel momento non sapevamo nulla perché non era stato diagnosticato, non era stato fatto nessun prelievo e quindi non sapevamo nulla di questo diabete». «Mio niporte non tornerà più ma ci è sembrato giusto fare una denuncia per avviare un percorso che faccia chiarezza su quello che avvenuto in ospedale proprio per non creare altri casi in futuro. Purtroppo abbiamo scoperto anche noi in quel momento che Alessandro era affetto da un diabete giovanile. Lo abbiamo scoperto il 25 pomeriggio quando poi abbiamo chiamato l’ambulanza per portarlo in ospedale dove poi i valori sono stati accertati molto alti. Il 23. mia sorella ha accompagnato Alessandro portato in osoedae perchè il bambino accusava ingrossamento della lingua secchezza alla gola e, in ospedale gli è stato diagnosticata una reazione allergica. Gli è stato iniettato del cortisone, prescritto anche per i giorni a seguire una capsula di bentelan per tre giorni. All’ingresso al pronto soccorso il 23 dicembre a mio nipote non è stato fatto nessun prelievo nè tantomeno è stato effettuato l’esame della glicemia che potevano dare un segnale di allarme e indurre a pensare che non si era in presenza du una reazione allergica ma di uno uno stato avanzato del diabete».