di Erika Noschese
«Siamo disposti a cedere gratuitamente i reperti del Museo dello sbarco e Salerno capitale al Ministero dei Beni Culturali». Lo ha detto Nicola Oddati, presidente dell’associazione Parco della Memoria della Campania che gestisce il Museo dello Sbarco e Salerno Capitale, a rischio sfratto qualora non venissero pagati i novemila euro di arretrati richiesti dalla Regione Campania e il rinnovo del contratto che, chiaramente, ha costi che oggi l’associazione non riesce a sostenere. «In questo momento, è imperativo avere i novemila euro che mi ha chiesto la Regione, la necessità è questa ed è fondamentale adempiere alla richiesta della Regione – ha detto il professore Oddati – È vero, abbiamo chiesto l’aiuto dei nostri concittadini ma è chiaro che bastano anche pochi euro per sostenerci ed aiutarci a raggiungere la cifra che la Regione ci ha chiesto». Solo nei prossimi giorni il presidente Oddati capirà a quanto ammonta la somma raggiunta fino ad ora ma la speranza di poter risolvere c’è, in attesa di capire il da farsi. Nel frattempo, nei giorni scorsi, il gruppo parlamentare di Noi Moderati ha presentato una interrogazione, attraverso il capo politico Maurizio Lupo (primo firmatario) e il vice presidente di NM alla Camera dei Deputati Pino Bicchielli che sta sostenendo la battaglia portando le istanze di Oddati all’attenzione del governo nazionale, per chiedere l’interno del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. «Dal ministro Sangiuliano mi aspetto ci sia la possibilità di collocare il Museo da qualche parte con la speranza che sia il Ministero ad accogliere il Museo – ha chiarito ancora il presidente dell’associazione Parco della Memoria della Campania – Una scelta necessaria, a questo punto, perchè non c’è altra soluzione. Pensi che nei giorni scorsi ho ricevuto, come sempre, la visita del delegato alla Cultura del Comune di Salerno, Ermanno Guerra al quale, con stima e amicizia, ho chiesto di smetterla con questa ipocrisia. Hanno organizzato tutto il programma dell’Avalanche Day senza interpellarci ma noi facciamo parte della Rete dei Musei, come se non bastasse hanno organizzato un convegno senza tenere minimamente in considerazione la presenza del museo e credo sia un atto molto grave. Mi vergogno». Ancora una volta, Oddati non ha risparmiato accuse all’amministrazione comunale: «è solo un palazzo retto da ectoplasmi, questa città versa in uno stato di degrado imbarazzante. Tra le altre cose, da almeno sei anni Oddati attende la formalizzazione dell’atto di nomina per far inserire il Museo dello Sbarco nella rete regionale. Un atto arrivato sei anni fa, doveva solo essere ratificato dalla giunta comunale per dare ufficialmente il via all’iter ma anche in questo caso è stato deciso di temporeggiare. E la richiesta della Regione è solo l’ultimo schiaffo ad una storia che rischia oggi di scomparire.