“Non volevo correre per il terzo mandato, ma la mia squadra mi ha voluto” - Le Cronache
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“Non volevo correre per il terzo mandato, ma la mia squadra mi ha voluto”

“Non volevo correre per il terzo mandato, ma la mia squadra mi ha voluto”

di Arturo Calabrese

Anche Prignano Cilento tra i comuni al voto in provincia. Il centro cilentano torna al voto dopo cinque con scadenza naturale del mandato di Giovanni Cantalupo, il sindaco uscente. Il primo cittadino chiude dieci di amministrazione e si presenta agli elettori proponendosi per il terzo mandato consecutivo, ammesso per i comuni con popolazione al di sotto dei tremila abitanti. Sindaco, nuovamente in battaglia. Come mai questa terza candidatura consecutiva? Prima di rispondere, preferisco fare un passo indietro. Avevo deciso di non ricandidarmi, nonostante fosse una mia facoltà, ed ero convinto di chiudere il secondo mandato da sindaco e dismettere la fascia. Era un’idea con un obiettivo preciso e cioè lasciare spazio ai più giovani o in ogni caso ad altri della mia stessa squadra. In dieci anni alla guida del comune ho imparato quanto fosse importante la condivisione e la fondamentale importanza di un gruppo di lavoro. A loro, dunque, ho parlato della mia decisione, ma non l’hanno presa bene. Negli ultimi mesi, mi è stato più volte chiesto di ripensarci, di candidarmi, di guidare quella compagine per altre cinque anni. Per me, ovviamente, è stato un onore ricevere tanti attestati di stima ed ho deciso di essere di nuovo qui. L’ho fatto per loro e devo dire che lo rifarei perché insieme abbiamo costruito una realtà amministrativa molto importane. Lei ha parlato molto di squadra. Da chi è composta la Sua lista? “Insieme per il Bene Comune” parte da lontano. Era nato come un progetto a medio e lungo termine che non credevamo ci avrebbe portato così lontano. Rispetto alla lista di cinque anni fa ci sono stati nuovi innesti e varie conferme. È giusto che sia così perché una compagine amministrativa non è a camera stagna nella quale tutto rimane immutato, ma ci sono momenti di scambio e di interazione. La squadra che ho l’onore di guidare è composta da giovani e meno giovani, da chi ha esperienza in politica e da chi a questo mondo si affaccia per la prima volta, da professionisti in vari settori e da studenti. Sono donne e uomini che rappresentano in pieno la società civile con le sue infinite e importantissime differenze. Florindo Barone, Alfonso Carola, Nicola Galzerano, Maria Rosaria Pumpo, Alessandro Renzi, Luca Renzi, Simona Rizzo, Rino Rizzo, Damiano Sodano e Samuel Vaccaro sono i componenti di “Insieme per il Bene Comune”. Nel comporre la lista, non ho cercato i pacchetti di voti, ma semplicemente dei nomi. Cittadini che hanno deciso di impegnarsi mettendoci la faccia e spendendosi in prima persona. Ho visto i loro occhi, sentito le loro emozioni, capito i loro pensieri e li ho inseriti. Io non ho alcun merito, sono stati loro che mi hanno convinto prima a candidarmi e poi a coinvolgerli in questo percorso. Usciamo da un momento molto difficile e ci apprestiamo ad affrontare la ripartenza, altro momento delicato. Come vede i prossimi cinque anni? Altrettanto complessi. Ci sarà a ricostruire. L’Italia deve rialzarsi e così gli italiani. L’effetto della crisi sanitaria ed economica è stato maggiore al Sud e nei piccoli centri già in difficoltà. Abbiamo però uno strumento fondamentale come i progetti del Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza grazie al quale avere un aiuto economico non da poco per varie situazioni. Non posso sbilanciarmi, ma posso dire che abbiamo messo in essere una lunga serie di progettualità con la quale farci trovare pronti e recepire i fondi messi a disposizione dal governo centrale. Ovviamente ci candideremo anche per i progetti delle Regione e dell’Europa, ma anche in questo casa potrò parlarne soltanto nei prossimi giorni. Ciò che posso dire è che siamo già a lavoro per l’estate. Qualora dovessimo essere eletti, i mesi a venire vedranno il ritorno di tanti eventi in presenza sia essi culturali che enogastronomici. C’è la voglia di tornare a vivere la comunità e ad incontrarsi in piazza. Quella ormai imminente, in parte già cominciata, sarà un’estate finalmente diversa. Prignano Cilento ha un primato positivo: tra i pochissimi comuni dell’entroterra ad avere un incremento demografico… Nel 2001, eravamo 705. Nel 2011, siamo arrivati a 997 ed oggi siamo oltre i mille. Di sicuro ci aiuta la posizione geografica e in tanti decidono di compare casa a Prignano sfruttando la vicinanza con Agropoli e col mare, ma evitando il caos della città. È anche merito di politiche mirate, questo è indubbio, e ciò ci fa capire su quale strada continuare a camminare per un ulteriore miglioramento di questo paese.