di Erika Noschese
«Non siamo noi gli autori di quel cartellone. Abbiamo un solo bagno ed un nostro amico, abituale frequentatore del nostro stabilimento balneare, oltretutto omosessuale, ha ben pensato di aggiungere anche la parola “gay” alle indicazioni. E’ stata una goliardia, nulla di più». Parla così il titolare del lido “Uskilla” ad Ascea, dopo le polemiche di queste ore a causa delle indicazioni per il bagno pubblico che riportava a dicitura “uomini, donne, gay”. Ad insorgere, tra i primi, Arcigay Salerno, attraverso il presidente Francesco Napoli che si chiedeva «la funzione di una tale indicazione e le ragioni che hanno indotto la proprietà ad un uso arbitrario delle categorie di genere e di orientamento sessuale». «Noi non abbiamo nulla di cui giustificarsi, qui si sta pubblicizzando una bufala – ha dichiarato il titolare del lido – Chi ha scritto quel cartello è una persona omosessuale, ora lo abbiamo rimosso. Basta». L’uomo, di fatti, non si aspettava tutte queste accuse che, proprio in queste ore, gli sono state rivolte: «se fosse morto un clochard per strada nessuno avrebbe fatto tutto questo. In Italia, purtroppo, si fa questo sul nulla». Il titolare dello stabilimento ha poi sottolineato che altro non è stato che la «goliardata di un ragazzo che frequenta il nostro lido. Sono 3 mesi che il cartello è lì e nessuno ha mai detto nulla – ha poi aggiunto – Ora è stato rimosso e colgo l’occasione per mandare un abbraccio a tutti i miei amici omosessuali». Da qui, poi, attacchi agli autori dello scatto: «I ragazzi che hanno scattato quella foto hanno 17 anni, sono ragazzini. Evidentemente, non hanno ben chiaro del polverone che hanno sollevato ma così facendo fomentano ancora di più polemiche e dicerie. Nella nostra spiaggia cartelli e frasi lasciate dalle persone, sono tantissime. Noi siamo impegnati al lido e con il noleggio, non ci siamo messi a scrivere nulla. Abbiamo un solo bagno che riportava le indicazioni uomo-donna e questo amico ha chiesto di poter inserire anche la parola gay e così è stato. Queste polemiche lasciano il tempo che trovano», ha poi aggiunto. Intanto, il presidente di Arcigay Salerno Francesco Napoli esprime soddisfazione per la «risoluzione di un caso stravagante e surreale che ha suscitato perplessità – ha infatti dichiarato Napoli – Pur costatando la buona fede, ribadiamo la necessità di prestare la massima attenzione all’uso di linguaggi relativi alle questioni di identità di genere e orientamento sessuale perché, senza volerlo, rischiamo di alimentare discriminazioni e linguaggi offensivi». Il presidente di Arcigay Salerno lancia poi una proposta: «Chi intende sostenere la causa dei diritti Lgbti+ e mostrare apertura e vicinanza come nel caso dei proprietari del lido Uskillà di Ascea, suggeriamo un cartello contro l’omobitransfobia piuttosto che sottolineare l’identità di genere o di orientamento sessuale di alcuni»