“Non mi sono mai messo nelle mani di camorristi” - Le Cronache
Giudiziaria Cronaca

“Non mi sono mai messo nelle mani di camorristi”

“Non mi sono mai messo nelle mani di camorristi”

di Pina Ferro

“Nella mia vita ho potuto fare errori personali, lavorativi e di schieramento politico, ma mai e poi mai mi sono messO nelle mani di “camorristi”, anzi è stato sempre il contrario e li ho sempre combattuti, grazie anche al mio carattere”. Determinato, ermetico ed essenziale l’ex consigliere comunale di Pontecagnano Antonio Anastasio, attualmente detenuto ai domiciliari ad Ostuni, nella lettera inviata al consiglio comunale (quando ancora era detenuto in carcere) e attraverso la quale ha rassegnato le dimissioni.
“Dopo una attenta riflessione sono pervenuto a questa decisione sofferta, perché sono convinto della mia estraneità ai fatti a me addebitatemi, ed ho deciso di difendermi da uomo “Libero” e non da Istituzione. -Spiega Anastasio nella missiva illustrando le ragioni che lo hanno indotto a tale decisione – Non voglio infangare l’intero Consiglio Comunale, non voglio farmi schermo con i voti dei Cittadini, questo non mio costume. La mia storia politica è stata sempre trasparente, ho sempre fatto battaglie per la Comunità, nella Legalità più assoluta e con passione, non ho mai vissuto con i soldi della politica, anzi rimettendoci, ma con le mie attività costruite negli anni con sacrifici personali, nella legalità e professionalità”.
Il pensiero di Antonio Anastasio va anche ai suoi affetti più cari e, a quanti lo hanno sempre sostenuto. “Voglio ringraziare la mia famiglia per la vicinanza dimostratami, il mio gruppo “Uniti per Pontecagnano Faiano” nelle persone dei Consiglieri Franco Smarra e Gaetano Lamberti, persone per me speciali ed oneste, i mie sostenitori e tutti quelli che credono in me.
Per ultimo voglio ricordare l’intervista del vice Sndaco (dopo il mio arresto) Mutariello Domenico, mi ha colpito e commosso quello che ha detto su di me, che vedermi con “le Manette” gli faceva male al cuore, quell’uomo non era il vero Anastasio.
Non merito di essere in carcere e con il tempo dimostrerò la mia assoluta innocenza in questa bruttissima vicenda.
Nell’augurare buon lavoro all’intero Consiglio vi porgo i miei saluti”.