di Fabio Setta
REGGIO EMILIA – Questione di testa. Quella di Berardi, dopo l’ennesima accelerata di Boga ha regalato la vittoria al Sassuolo, quella di Simy su cross di Strandberg ha fatto disperare la Salernitana che è così uscita dal Mapei Stadium a mani vuote. Immeritatamente. Questione di testa, leggasi anche atteggiamento diverso, è quanto aveva chiesto Castori ai suoi ragazzi. Senza l’asso Ribery, formazione rivoluzionata nel modulo e negli uomini. Difesa a 4, Kastanos dietro le punte, Di Tacchio di nuovo titolare, ma non solo. Atteggiamento, appunto. C’è da dire è stato diverso dal solito. Pressione alta sui difensori del Sassuolo, per mettere subito in difficoltà gli uomini di Dionisi, poi squadra pronta ad accorciare in difesa grazie ai mille polmoni dei due Coulibaly. Certo, quando il Sassuolo superava il primo pressing, qualche dolorino ai granata andava a crearlo soprattutto con Boga e Djuricic nella prima parte di gara. Ma Castori ha accettato il rischio schierando una formazione che ha giocato a viso aperto, rischiando e mettendo in difficoltà gli avversari. Dopo soli tre minuti Gyomber, inedito terzino destro, ha chiamato subito Consigli alla risposta importante. Poi ci ha provato Gondo in rovesciata contrato da Ferrari. Poi anche Kastanos. Dall’altra parte Belec si è superato su Lopez dalla distanza ma soprattutto con Boga sulla sinistra la squadra neroverde ha fatto male ai granata. Su un cross dell’esterno, Gagliolo ha respinto corto con Frattesi che dal limite non ha inquadrato lo specchio. Ritmi elevatissimi, con la Salernitana che con il passare dei minuti nella ripresa è sembrata perdere fisicità e lucidità. Scampato il pericolo grazie al Var di un rigore regalato ai padroni di casa nel recupero del primo tempo, a inizio ripresa la formazione di Castori è parsa meno determinata e attenta. Così dopo soli nove minuti, Berardi di testa ha sbloccato il risultato dopo che Boga aveva bruciato Gyomber nello stretto. Con la girandola di cambi, la squadra di Castori ha trovato nuova linfa. Bonazzoli, approfittando di un errore del Sassuolo, di tacco ha trovato il recupero di Rogerio quasi sulla linea, in quella che è stata la migliore occasione per i granata fino al minuto 87 quando Simy di testa non ha inquadrato lo specchio da ottima posizione per la disperazione degli oltre 3mila tifosi granata presenti in curva. Questione di testa, quindi. Ma non solo. I segnali di crescita, fisici, tecnici e tattici iniziano a vedersi. D’altro canto, bisogna tener presente una classifica che racconta di un punto in sei partite, con solo quattro reti realizzate e quindici subite. Lì in basso nessuno corre più di tanto, ma che la partita contro il Genoa di sabato prossimo possa essere uno snodo cruciale è molto più che una semplice sensazione.