di FIlippo Attianese
NOCERA INFERIORE. L’orgoglio non è bastato. Contro il Sant’Agnello la Nocerina non ha sfigurato ma ha rimediato l’ennesima sconfitta esterna. I molossi, pur al cospetto di una delle grandi del girone e di una formazione infarcita di nomi importanti, hanno mostrato un buon piglio, sfiorando l’impresa. Ma l’impegno e la grinta non sono bastati alla truppa di mister Criscuolo per evitare una battuta d’arresto che lascia in sospeso la questione salvezza. La sconfitta del Cerulli è maturata sicuramente anche grazie ad un arbitraggio discutibile, con tre rigori assegnati ai padroni di casa, di cui almeno uno dubbio; eppure, al di là degli episodi contestati, i molossi hanno mostrato le solite pecche difensive, lasciando troppe occasioni agli avversari e sprecando malamente il vantaggio acquisito ad inizio gara. Amnesie difensive che, soprattutto in questa ultima parte di campionato, sono diventate ormai una costante: la Nocerina ha la quartultima difesa del torneo, avendo subito ben quarantadue reti; peggio di lei hanno fatto solo le ultime due della classe, Eclanese ed Ariano, ed il Massa Lubrense. Un passivo cresciuto esponenzialmente nelle ultime settimane di pari passo con il calo di rendimento: nel nuovo anno la Nocerina ha vinto una sola partita su undici, in casa con il Pontecagnano, speculando sul vantaggio acquisito nel girone d’andata. Statistiche negative su cui hanno influito principalmente due fattori. Da un lato l’assenza di un impianto casalingo adeguato, che ha costretto i molossi a giocare quasi sempre in campo neutro o senza pubblico. Dall’altro il mercato di Gennaio, che ha impoverito un organico già non idoneo ad un torneo di vertice. Insomma, pur con tutto l’impegno profuso, non è stato possibile mascherare i problemi di una stagione vissuta tra mille problemi, economici ed ambientali; una stagione che solo grazie all’impegno di Criscuolo e dei suoi ragazzi non si è trasformata in un totale disastro.