Nocera. Minorenne morto. 7 indagati - Le Cronache Cronaca
Cronaca Nocera Inferiore

Nocera. Minorenne morto. 7 indagati

Nocera. Minorenne morto. 7 indagati

Nocera Inferiore. Minorenne morto in ospedale dopo un incidente sul lavoro: due operai, colleghi del 17enne marocchino tra cui il fratello, sentiti durante l’incidente probatorio a Nocera Inferiore. Avrebbero detto che il ragazzo non sarebbe stato autorizzato a lavorare. Sono sette Intanto le persone indagate per la morte di Yassine Bousenna. Ai primi quattro, si aggiungono un altro amministratore dell’azienda di Nocera, impegnata nella lavorazione del legno, un dipendente responsabile del macchinario dove il marocchino sarebbe rimasto schiacciato e il responsabile della prevenzione all’interno della fabbrica. Per tutti, anche per i primi quattro individuati, l’accusa resta di omicidio colposo e mancato rispetto delle regole antinfortunistiche. L’iniziativa della Procura è stata presa in vista dell’incidente probatorio che si è tenuto lunedì. Nel corso dell’incidente probatorio sono stati ascoltati il fratello della vittima e un altro extracomunitario che hanno rimarcato come il giovanissimo non era autorizzato a lavorare e che loro erano andati via per problemi con i pagamenti. L’11 aprile, secondo una ricostruzione degli investigatori, il 17enne, mentre operava in fabbrica sarebbe rimasto schiacciato dal rullo del macchinario a cui stava lavorando. Soccorso, fu portato all’Umberto I di Nocera Inferiore già in condizioni gravissime e morì dopo pochi minuti. La Procura sostiene che la vittima non solo non aveva contratto, ma non era stato nemmeno formato per poter acquisire la competenza a lavorare in un ambiente potenzialmente pericoloso e non era stato informato dei rischi a cui andava incontro, lavorando vicino a quel macchinario. Le prime analisi avrebbero dimostrato che Yassine Bousenna sarebbe morto a causa di un malore sopraggiunto dopo l’incidente. Nell’immediatezza dei fatti sono stati sequestrati il macchinario su cui sono in corso perizie per la verifica del corretto funzionamento e manutenzione, e i cellulari delle persone coinvolte. I primi quattro indagati sono l’amministratore giudiziario della società, il legale rappresentante e due amministratori. Nessuno avrebbe chiamato il 118. Sempre secondo uno dei testimoni, il 17enne venne caricato in auto e condotto in uno spiazzale vicino, dove ci sono delle ambulanze private. Resta in auto per diversi minuti, fino a quando non viene caricato su di un altro veicolo e condotto in ospedale dove morì mezz’ora dopo il ricovero.